«Concorso truccato» il processo si farà

Mercoledì 1 Ottobre 2014
PADOVA - Il primo round l'ha vinto la Procura. Si farà il processo per il concorso "truccato" all'università. Accogliendo la richiesta del pubblico ministero Sergio Dini il gup Cristina Cavaggion ha rinviato a giudizio per concorso in abuso d'ufficio il professor Pier Camillo Parodi, 53 anni, direttore della Clinica di Chirurgia plastica, estetica e ricostruttiva dell'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, e la dottoressa Daria Almesberger, 30 anni, di Trieste. Il docente è accusato anche di falso ideologico per aver certificato la sua presenza a due riunioni della commissione giudicatrice quando in realtà si sarebbe trovato altrove. Inutilmente la difesa, affidata agli avvocati Rodolfo Bettiol e Giuseppe Campeis, ha presentato al giudice dell'udienza preliminare una serie di eccezioni sull'inutilizzabilità delle intercettazioni e dei tabulati telefonici oltre che di alcuni atti d'indagine. Il gup le ha respinte tutte disponendo il rinvio a giudizio. Sarà quindi necessario un approfondimento dibattimentale per fare luce sulle responsabilità del docente e della specializzanda. Il processo è a ruolo il prossimo 10 febbraio.
L'inchiesta sul concorso sospetto per l'ingresso alla Scuola di specializzazione di Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica ha viaggiato in parallelo con il fascicolo aperto dalla Procura di Udine. La Scuola friulana di specializzazione risulta infatti confederata con quella paritetica di Padova. I protagonisti sono gli stessi. I loro nomi provenivano da Firenze, dove nel 2011 la Guardia di finanza aveva scoperto una serie di test d'ingresso alla facoltà di Medicina quantomeno sospetti. È proprio in quell'anno che il professor Parodi e la dottoressa Almersberger sono entrati in contatto. Le Fiamme gialle hanno intercettato le loro conversazioni telefoniche. La specializzanda era alla caccia di un titolare di cattedra in grado di garantirle l'ingresso nella propria struttura. Il professor Parodi faceva parte della commissione che giudica i test d'ingresso dei neolaureati. Per la specializzanda si schiudevano due opportunità tra Padova e Udine. Daria Almesberger aveva bisogno di ottenere assicurazioni sull'assegnazione del posto aggiuntivo che lei stessa si era impegnata a creare attraverso il finanziamento della "Sercotec srl", l'azienda di apparecchiature biomedicali di cui il padre è socio. Per avere la certezza del posto doveva conoscere in anticipo le risposte al test d'ingresso. I finanzieri erano riusciti a filmare l'incontro tra i due, avvenuto l'11 giugno 2011 in un bar di Udine. Qui Parodi avrebbe consegnato alla giovane l'elenco delle diciannove tracce che quattro giorni dopo erano state sottoposte a tutti i candidati. Il direttore le avrebbe lasciato il foglio per qualche minuto, si sarebbe allontanato per una passeggiata con il proprio cane, poi sarebbe tornato a riprendersi l'elenco. In occasione del concorso padovano, i due si sarebbero invece accordati telefonicamente. La specializzanda avrebbe appreso del contenuto delle tracce nel corso di una breve conversazione intercettata dai finanzieri. Alla fine la specializzanda era riuscita ad entrare alla Scuola di Udine, piazzandosi settima.
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