Zaia e la legge che non c'è «Serve l'omicidio stradale»

Mercoledì 27 Agosto 2014
BREDA DI PIAVE - Torna a chiedere l'introduzione del reato di omicidio stradale, il presidente del Veneto Luca Zaia, di fronte alla tragedia di San Bartolomeo.
Al volante dell'auto che lunedì sera ha travolto e ucciso Amelia Galvan, investendola sul ciglio della strada, c'era un 48enne con un tasso di alcol nel sangue di quasi 2,5 grammi per litro. Ovvero 5 volte oltre il limite consentito. Ovviamente è scattato l'immediato ritiro della patente e il sequestro dell'auto, un'Honda Jazz. E a questo si aggiungono la denuncia per omicidio colposo e la guida in stato di ebbrezza.
«Ma di fronte a questi fatti che indignano, preoccupano e angosciano -afferma il governatore- bisogna introduttore il principio di reato di omicidio stradale. Il parlamento deve trovare il coraggio di approvare una legge in questo senso». L'incidente mortale di San Bartolomeo è solo l'ultimo di una serie, ammonisce Zaia. È ora di provvedimenti radicali. «Abbiamo avuto molti casi come questo - conclude il presidente della Regione - Quando sono casi estremi, quando si riesce a dimostrare la colpevolezza fino in fondo, il reato di omicidio stradale penso sia la soluzione giusta».

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