TREVISO - (P. Cal.) La Cittadella della Salute caccerà le Fiere di San Luca dallo storico prato. Si parla di un evento previsto tra qualche anno, non prima del 2018 e forse anche dopo, ma che prima o poi arriverà. Lo ricorda il vicesindaco Roberto Grigoletto a chi gli riporta le lamentele di alcuni residenti di Fiera stanchi di musica fino a tarda sera, folla, auto parcheggiate ovunque e molti altri piccoli disagi. Un mezzo calvario. Ma del resto le Fiere sono le Fiere, una tradizione radicata nel tessuto della città. Forse solo la Cittadella della Salute sarà capace di mettere fine a una tradizione così come è stata vissuta fino a oggi.
Grigoletto è prudente, non dà date e certezze. E, sopratutto, ricorda che la possibilità di spostarle è stata presa in considerazione da quando si è cominciato a parlare del nuovo polo sanitario: «Quella delle Fiere di San Luca è una tradizione - precisa - ma, ribadito questo, ricordo che all'orizzonte c'è la nascita della Cittadella della Salute. Abbiamo sempre detto che, quando nascerà il polo, il prato della Fiera (ora un parcheggio a cielo aperto) diventerà un naturale prolungamento della Restera. Un vero e proprio polmone verde». In questo «polmone verde» non c'è posto per giostre, stand gastronomici, luci e tantissima gente. La tradizione però non scomparirà. Verrà trasferita. Dove? Presto per dirlo. «Solo quando verrà realizzata la cittadella se ne potrà parlare - ribadisce il vicesindaco -. Non stiamo pensando a luoghi particolari, ma esistono delle zone che potrebbero ospitarle». Ai residenti che protestano Grigoletto consiglia di portare pazienza e continuare a segnalare tutto quello che non va. E tornando sul possibile trasloco ricorda: «Un detto dice che si fa prima a bruciare un paese che cancellare una tradizione. E devo dire che quando si parlò del possibile trasferimento, molti furono le voci contrarie a questa ipotesi».(((caliap)))
Grigoletto è prudente, non dà date e certezze. E, sopratutto, ricorda che la possibilità di spostarle è stata presa in considerazione da quando si è cominciato a parlare del nuovo polo sanitario: «Quella delle Fiere di San Luca è una tradizione - precisa - ma, ribadito questo, ricordo che all'orizzonte c'è la nascita della Cittadella della Salute. Abbiamo sempre detto che, quando nascerà il polo, il prato della Fiera (ora un parcheggio a cielo aperto) diventerà un naturale prolungamento della Restera. Un vero e proprio polmone verde». In questo «polmone verde» non c'è posto per giostre, stand gastronomici, luci e tantissima gente. La tradizione però non scomparirà. Verrà trasferita. Dove? Presto per dirlo. «Solo quando verrà realizzata la cittadella se ne potrà parlare - ribadisce il vicesindaco -. Non stiamo pensando a luoghi particolari, ma esistono delle zone che potrebbero ospitarle». Ai residenti che protestano Grigoletto consiglia di portare pazienza e continuare a segnalare tutto quello che non va. E tornando sul possibile trasloco ricorda: «Un detto dice che si fa prima a bruciare un paese che cancellare una tradizione. E devo dire che quando si parlò del possibile trasferimento, molti furono le voci contrarie a questa ipotesi».
