Un coro: «Quel termine è irrispettoso»

Domenica 23 Novembre 2014
TREVISO - (P. Cal.) Giulio Sartor, presidente di Mom, non vuole sentire parlare di «ragazzate». Chiede invece rispetto per i suoi dipendenti, per gli autisti che da tempo lavorano costantemente sotto pressione. E quindi, ricordando per l'ennesima volta quanto capitato sabato scorso, ribadisce: «Non la definirei una ragazzata non dimentichiamo che un nostro dipendente è stato aggredito».
Sul piede di guerra anche i sindacati. Siro Martini, segretario della Uil Trasporti è particolarmente bellicoso: «Sentire certi commenti dal rappresentante di un'istituzione, che tenta di smorzare le polemiche, è sconfortante. Questi sono segnali che non vanno sottovalutati, non sono ragazzate. Sarebbe opportuno che il questore Cacciapaglia facesse una rettifica». Per la Uil, così come per tutte le altre sigle sindacali, a Treviso il problema sicurezza esiste e va affrontato. La Mom sta dando delle risposte con telecamere e vigilantes, con sforzi non da poco: «Mom ha dovuto investire 50mila euro per dotarsi di telecamere e vigilantes solo per garantire l'incolumità dei suoi lavoratori». Risorse sottratte ad altri progetti: «Queste spese - sottolinea - non le competevano».

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