Un avviso ai banditi: «Noi come Stacchio»

Mercoledì 4 Marzo 2015
ODERZO - (an.zam.) «Non siamo degli esaltati o dei fuori di testa. Noi vogliamo essere rispettati e per farci rispettare spariamo e basta. Io avrei fatto come ha fatto il benzinaio Graziano Stacchio (che nel vicentino sparò e uccise un ladro diretto in una vicina gioielleria, ndr)». A Faè di Oderzo la mattina dopo che i residenti "hanno vinto" sui banditi costringendoli ad andarsene, non si parla d'altro. In via Bidoggia Sandro Magro mostra i bossoli e commenta: «Quel che resta di ieri sera». L'imprenditore spiega che nel borgo «non c'è posto per i ladri. Qui non li vogliamo. Abbiamo reagito duramente ma dovevamo far capire che qui non possono fare quello che vogliono. Ci auguriamo se lo ricordino bene e girino al largo».
L'imprenditore spiega che quella di ieri sera non è stata certo una reazione istintiva, ma la diretta conseguenza di un clima di tensione maturato nel tempo. «Ogni volta che mi sveglio di notte e sento il cane che abbaia esco con il fucile in mano». Lunedì sera però lui e i suoi vicini con i fucili hanno anche fatto fuoco. Colpi rigorosamente sparati in aria, ma avvertiti a decine di metri di distanza. Nella vicina via Gambero un pensionato ammette di aver sentito quei colpi e di aver addirittura ipotizzato che si trattasse di fuochi d'artificio: «Anch'io ho sentito dei rumori su un infisso e i cani abbaiare, ma quando sono uscito di casa i due erano già scappati. Qualche decina di minuti dopo ho sentito la raffica di spari». In via Gambero i ladri hanno preso di mira l'abitazione della famiglia Cadamuro: «È stata una cosa tremenda. In quarant'anni che vivo qui non è mai successo qualcosa di simile - spiega una parente che abita nella casa accanto - nessuno era mai entrato nella nostra proprietà. Ci sentiamo vulnerabili e non possiamo immaginare di vivere tappati in casa. Qui hanno smontato gli infissi ma fortunatamente l'antifurto ha cominciato a suonare e sono stati costretti ad andarsene. Non si può vivere così».
Dall'altra parte della frazione, in via Bidoggia, i ladri hanno preso di mira l'abitazione di Maria Canal. «Hanno messo un piede sulla vasca in cemento, sul rubinetto e poi si sono arrampicati sulla trave della terrazza - racconta il giorno dopo la donna ancora sotto choc - quando ho sentito i rumori ho pensato fosse qualcosa di normale poi ho sentito che si facevano sempre più insistenti ed ho chiesto aiuto». È a quel punto che il quartiere ha risposto con il fuoco. «Io sono uscito con il fucile da caccia - spiega Sandro Magro - un altro con un fucile a pompa. Abbiamo scelto di fare rumore per far capire cosa rischiano a venire a rubare da noi».
E intanto il paese sembra stare dalla loro parte: «Hanno fatto bene a reagire in questo modo - spiega Daniele Momesso, di un vicino negozio di pneumatici - è necessario difendere il territorio da questo genere di incursioni».

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