Un'aggressione studiata nei minimi dettagli, sulla quale stanno indagando ad ampio

Martedì 21 Aprile 2015
Un'aggressione studiata nei minimi dettagli, sulla quale stanno indagando ad ampio raggio i carabinieri di Montebelluna, coordinati dal capitano Eleonora Spadati. «Stiamo cercando di raccogliere più notizie possibili dai vicini - dice l'ufficiale -, ma la vittima dell'aggressione in città non si vedeva spesso, e conduceva una vita isolata».
Arduino Camerini, l'anziano di 84 anni aggredito in casa, già in passato aveva visto aggirarsi nei pressi della sua abitazione persone sospette. Un mese fa, poi, aveva trovato morto sull'uscio di casa il suo cane fedele, avvelenato.
«Come facevano a sapere - si chiede ora - che avevo in casa due fucili? Evidentemente avevano preparato il colpo da tempo». Arduino Camerini ha pochi dubbi su come sono andate le cose. Ex commerciante ambulante, da molti anni si è ritirato e vive solo nella casa di via degli Artiglieri, peraltro non così isolata. Nessun vicino, però, avrebbe sentito nulla.
«Quando, verso le 22 di sabato, sono uscito per chiudere il portone di casa - dice l'anziano - mi si sono parati davanti in due. Non ho avuto il tempo di reagire. Mi hanno legato con degli stracci. Ho detto loro di non legare stretto, altrimenti sarei morto. Uno di loro, in perfetto italiano, mi ha detto "Non si preoccupi". In effetti, sono poi riuscito a liberarmi abbastanza agevolmente».
I due, dopo aver strappato i cavi del telefono, hanno arraffato i pochi soldi in casa. «Qualche centinaio di euro (ndr. circa 600 euro) che tenevo da parte per pagare le bollette - continua Arduino -. È stato a quel punto che mi hanno chiesto dove erano i fucili. Lo sapevano. In realtà io non li ho mai usati, li tenevo nell'armadio dal 1963 regolarmente dichiarati. Comunque ora è passata, bisogna superare questo choc, bisogna andare avanti...».

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