Ucciso dalla leucemia a 33 anni

Venerdì 30 Gennaio 2015
Ucciso dalla leucemia a 33 anni
Sedici mesi di lotta con la leucemia e, infine, la resa. Massimiliano Calabria, 33 anni, promettente architetto di Treviso, è mancato ieri all'ospedale San Raffaele di Milano dov'era ricoverato per l'ultima, estrema sfida. Ce l'ha messa tutta, con incredibile forza e positività anche nei momenti più bui, ma ha dovuto cedere il passo a qualcosa di più grande persino della sua ferrea volontà, rimasta inossidabile fino all'ultimo istante e supportata dall'amore dei genitori, Alessandra e Sandro, della moglie, Valentina, del fratello, Alberto, e dei tantissimi amici. Massimiliano è molto noto a Treviso, anche perché considerato un ragazzo perfetto sotto tutti i punti di vista. Quello che ogni genitore, che ogni ragazza e ogni amico vorrebbero avere: intelligente, simpatico, bello, sportivo, attivo e volitivo, raggiunge tutti gli obiettivi che si prefigge con facilità, dal diploma al Palladio alla laurea a Venezia, dal calcio con il Carbonera e il Cima Piave alle prime realizzazioni nel lavoro. E i suoi progetti non si contano. Vincitore del primo premio nel concorso di idee per le isole minori italiane con il suo "Venus Comb", partecipa anche ai concorsi per riqualificare l'area ex Lanerossi di Dueville (Vicenza), per il bastione poligonale del castello di Treviso, e per quello della Biennale di Venezia del 2007, oltre a un concept per Chioggia nel 2010. Tra le sue realizzazioni ci sono uffici a Treviso e a Bassano, palazzetti e abbinate in provincia e persino un bar nel comense. Ma pochi mesi dopo il matrimonio e dopo alcune indagini mediche fatte più che altro per scrupolo, era il 2013, arriva la notizia choc. Il suo desiderio di avere subito un pargoletto che gli metta a soqquadro la nuova casa fa luce sui valori caratteristici di Massimiliano, ma non viene esaudito in tempo. Lui combatte, però la malattia, feroce, non lo molla. Massimiliano tornerà a Treviso nei prossimi giorni, una volta espletate le formalità burocratiche. Probabilmente l'addio verrà celebrato lunedì, ma al momento nulla è certo, tranne il vuoto che lascia e l'ingiustizia per la fine così precoce di un ragazzo che rimane un esempio.

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