TREVISO - (nc) «Quello che è successo dimostra che non bisogna mettere in secondo piano l'aeroporto Canova e tutto il resto della provincia di Treviso: l'assurdo è che noi continuiamo a lavorare male perchè siamo sempre di meno e non riusciamo a garantire già il servizio normale alla collettività». A parlare è il segretario provinciale del sindacato di polizia Coisp, Berardino Cordone, commentando l'arresto di tre siriani che avevano presentato, durante i controlli all'aeroporto, documenti greci risultati poi falsi. «Figuriamoci ora che siamo in un periodo di allarme terrorismo come possiamo lavorare - aggiunge Cordone - ogni giorno in Questura arrivano stranieri e non sempre sono controllati. La Questura è una groviera: la sicurezza siamo i primi a non averla noi. Ci chiedono di controllarli ma come si fa? Il prossimo anno otto persone dell'ufficio immigrazione andranno in pensione e vogliono aprire un'altra caserma per i profughi: mi chiedo a questo punto chi li controllerà o farà i permessi di soggiorno. La maggior parte delle persone che vengono fermate qui, se si rifiutano di essere sottoposte al fotosegnalamento, diventano dei veri e propri fantasmi. Non si sa chi siano».
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