TREVISO - (P. Cal.) Ca' Sugana molla definitivamente ArteTre. Lunedì sera il consiglio comunale, ha deciso di uscire dal pacchetto azionario della società partecipata. Di fatto la quota di azioni ancora in mano al Comune, il 2,69%, finisce sul mercato a un valore che, oggi, si aggira attorno ai 300mila euro. Non cifre eccezionali.
La vendita delle azioni è stata una decisione sofferta. Una parte della maggioranza non avrebbe mai voluto cederle per non perdere la possibilità di avere voce in capitolo all'interno del consiglio d'amministrazione, dove adesso è presente con due rappresentanti tra cui il presidente. Ma su tutto ha pesato il parere della Corte dei Conti che ha consigliato all'amministrazione di vendere per non correre il rischio di accumulare delle perdite. Aertre infatti arriva da tre bilanci chiusi in rosso, seppure di lieve entità, condizione che ha spinto i giudici contabili a predicare prudenza. «La vendita delle quote di Aertre non modificherà nulla nel rapporto tra Comune e aeroporto - assicura il sindaco Giovanni Manildo - dal punto di vista societario invece la situazione economica e la governance di Aertre erano tali per cui il consiglio comunale non poteva restare sordo alle istanze della Corte dei Conti e dei revisori contabili».
Ca' Sugana però non esce completamente dalla cabina di regia dell'aeroporto: mantiene infatti il suo pacchetto di azioni di Save, un piccolo tesoretto che dà diritto ai dividendi. E si è anche tenuta aperta la porta del ripensamento: il consiglio ha votato un ordine del giorno che consente all'amministrazione di tornare sui propri passi se le condizioni dovessero migliorare. Molto critico Sandro Zampese (Lega): «Assurdo voler rinunciare ad avere voce in capitolo sull'aeroporto. L'amministrazione ha scelto di mettere la testa sotto la sabbia e noi non abbiamo partecipato al voto».(((caliap)))
La vendita delle azioni è stata una decisione sofferta. Una parte della maggioranza non avrebbe mai voluto cederle per non perdere la possibilità di avere voce in capitolo all'interno del consiglio d'amministrazione, dove adesso è presente con due rappresentanti tra cui il presidente. Ma su tutto ha pesato il parere della Corte dei Conti che ha consigliato all'amministrazione di vendere per non correre il rischio di accumulare delle perdite. Aertre infatti arriva da tre bilanci chiusi in rosso, seppure di lieve entità, condizione che ha spinto i giudici contabili a predicare prudenza. «La vendita delle quote di Aertre non modificherà nulla nel rapporto tra Comune e aeroporto - assicura il sindaco Giovanni Manildo - dal punto di vista societario invece la situazione economica e la governance di Aertre erano tali per cui il consiglio comunale non poteva restare sordo alle istanze della Corte dei Conti e dei revisori contabili».
Ca' Sugana però non esce completamente dalla cabina di regia dell'aeroporto: mantiene infatti il suo pacchetto di azioni di Save, un piccolo tesoretto che dà diritto ai dividendi. E si è anche tenuta aperta la porta del ripensamento: il consiglio ha votato un ordine del giorno che consente all'amministrazione di tornare sui propri passi se le condizioni dovessero migliorare. Molto critico Sandro Zampese (Lega): «Assurdo voler rinunciare ad avere voce in capitolo sull'aeroporto. L'amministrazione ha scelto di mettere la testa sotto la sabbia e noi non abbiamo partecipato al voto».
