Sistemati gli ultimi disperati Ca' Sugana trova un tetto

Lunedì 14 Dicembre 2015
TREVISO - (an.zam.) I due furgoni della Croce Rossa hanno lasciato piazza delle istituzioni pochi minuti dopo le 21 di ieri sera quando il termometro segnava appena 4 gradi. Anche per gli ultimi sette richiedenti asilo politico, da giorni accampati all'esterno della questura, si sono aperte le porte di una struttura comunale. Una soluzione arrivata al termine di una giornata di fibrillazione per le istituzioni cittadine ma soprattutto per loro ormai rassegnati a trascorrere la quinta notte al gelo (tre in Piazza delle Istituzioni e due alla stazione ferroviaria).
«Ci hanno detto che ci portano in una struttura - spiegava Navid - spero di potermi fare una doccia visto che ho addosso questi pantaloni da 21 giorni. Ma sono felice e sono grato all'intera comunità. Un'altra notte al freddo sarebbe stato davvero difficile. Qui i residenti ci hanno aiutato molto e li vogliamo ringraziare. Ci hanno portato thè e riso». «Quando siamo arrivati al confine nessuno ci ha detto di tornare indietro - racconta un'altro dei richiedenti asilo che anche ieri è rimasto per l'intera giornata davanti alla questura - se ci avessero detto che in Italia non c'era posto ci saremmo comportati di conseguenza». «A chi parte dal Pakistan - ha spiegato Navid - suggerisco di stare a casa: nella terra d'origine almeno ci sono le famiglie che possono prendersi cura anche dei morti». Intanto fra le possibili destinazioni di emergenza spunta anche Arfanta. Qui, in parrocchia, potrebbero trovare posto sei ospiti.

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