Sarà una marcia pacifica ma determinata quella di sabato. Per esprimere

Mercoledì 25 Novembre 2015
Sarà una marcia pacifica ma determinata quella di sabato. Per esprimere il dissenso di tanti opitergini ad un'alta concentrazione di migranti alla caserma Zanusso. I gruppi civici di maggioranza Oderzo Sicura, Cittadini Uniti e Oderzo Futura, coordinati dall'ex sindaco Pietro Dalla Libera, sono al lavoro. «È tutto pronto - annuncia l'ex sindaco - . Si partirà da Piazza Grande alle 14. Il corteo proseguirà poi verso la caserma. Ci teniamo ad esprimere in modo pacifico il nostro dissenso. La soluzione scelta non è positiva prima di tutto per i rifugiati. Nelle ultime settimane erano stati reperiti tre alloggi messi a disposizione dalla Diocesi e altre soluzioni abitative possono essere concretizzate per arrivare ad ospitare una trentina di persone. Ed è quanto continuiamo a ripetere e proporre al prefetto».
La marcia, intanto, è la risposta al malcontento diffuso fra la popolazione e anticipa quanto la Lega ha già fatto in altri Comuni trevigiani. «Alt - dice Michele Sarri - segretario cittadino del Carroccio -. Dalla Libera a suo tempo aveva parlato di una manifestazione contro l'ipotesi migranti alla caserma. Noi abbiamo proposto la raccolta di firme e il coinvolgimento del comprensorio. L'ex sindaco si è buttato a pesce su queste proposte e così sono nati la marcia, i banchetti delle civiche per raccogliere le firme, l'appello agli altri Comuni. Noi sabato alla marcia ci saremo se la stessa ha come obiettivo impedire l'arrivo dei migranti alla Zanusso. Se, invece, lo scopo è quello di fare propaganda in vista delle amministrative 2016, allora non ci stiamo. Noi comunque stiamo pensando ad una manifestazione successiva perchè il messaggio dev'essere chiaro: a Oderzo non vogliamo una soluzione di questo genere per i migranti».
Al di là delle scaramucce politiche tanti opitergini sono preoccupati. Soprattutto coloro che abitano nei paraggi del vecchio presidio militare. Martedì sera i proprietari degli immobili che si trovano proprio di fronte, nell'ex filanda Mattiuzzi, si sono riuniti in assemblea per affrontare il problema e studiare possibili iniziative per tutelarsi.

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