Roma insiste: «Non faremo sconti» frattura insanabile fra le anime dell'Enpa

Lunedì 14 Dicembre 2015
TREVISO - (p.cal) «Ho chiesto spiegazioni. Hanno messo in discussione l'azione di una delle sezioni Enpa più blasonate d'Italia, oltre che la mia onorabilità. E la cosa mi fa arrabbiare». Adriano De Stefano, presidente provinciale dell'Enpa, è ancora scosso dal putiferio che si è scatenato all'interno della sua associazione. L'Enpa nazionale ha infatti definito «inadeguata» la dirigenza trevigiana per aver dato l'allarme sulla presunta scomparsa delle colonia felina di Sarano, nel coneglianese. Una ventina di gatti che, per De Stefano, sarebbero spariti. In realtà sono stati presi in custodia da una «squadra d'intervento» spedita dai vertici dell'Enpa di Roma e spostati da un'altra parte. Operazione fatta, come è stato spiegato in un comunicato stampa, dopo aver informato la sezione trevigiana. Informazione che però si deve essere persa da qualche parte tra Roma e Treviso visto che i responsabili dell'Enpa di Marca sono letteralmente caduti dalla nuvole. Ad ogni modo il caso è scoppiato e adesso la presidenza di De Stefano è a rischio. Marco Bravi, presidente del consiglio nazionale dell'Enpa, ha infatti promesso che ci saranno delle conseguenze. Ieri il caso è stato discusso e sembra inevitabile che cambi qualcosa. I volontari trevigiani però si stringono attorno al loro presidente che tra i tanti meriti che gli vengono riconosciuti, ha anche quello di aver ridato nuova vita al canile di Ponzano dando in affidamento 700 cani in due anni.

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