Nell'era Gentilini fu il Put «Così noi tirammo dritto»

Martedì 5 Maggio 2015
TREVISO - (P. Cal.) Mentre infuria la polemica su zone a traffico limitato e pedonalizzazione non manca chi paragona questa vera e propria rivoluzione del centro storico a quanto accadde agli inizi degli anni Duemila quando l'allora amministrazione Gentilini stravolse la viabilità cittadina introducendo il Put tra una valanga di polemiche. Giuseppe Basso, ex assessore ai lavori pubblici e all'epoca consigliere comunale di maggioranza, ci tiene però a fare dei distinguo: «L'esigenza di creare il Put era supportata da dati tecnici inconfutabili e arrivò dopo un lungo percorso - ricostruisce - . Ma, una volta presa la decisione, la portammo fino alla fine. Questa amministrazione invece parte da presupposti sbagliati. Per prima cosa vuole chiudere il centro storico in un periodo di crisi e quindi totalmente inadatto. E poi ha scelto di procedere a spizzichi e bocconi senza spiegare il progetto generale e senza una continuità. E non vogliono polemiche: ma queste non mancheranno mai perché, per quanto tu voglia discutere, ci sarà sempre chi non capisce o se capisce non condivide la tua idea».
Basso ricorda invece che aria si respirava nei giorni del Put: «Realizzammo il Put dalla sera alla mattina durante un fine settimana di luglio. Ci furono polemiche ma Gentilini andò dritto per la sua strada. Ed ebbe anche il coraggio di fare cambiamenti in corsa come quando si accorse che un Put esterno a corsia unica era improponibile. Decise senza indugio di cancellare molti parcheggi e di ricavere lo spazio per due corsie. Soluzione che risolse gran parte dei problemi di scorrimento».

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