Malghe, fiumi e litorale grande esodo contro la cappa

Domenica 5 Luglio 2015
Caldo, caldissimo con picchi previsti per oggi intorno ai 36 gradi e tasso d'umidità in aumento. Unica soluzione: la fuga verso il mare e i monti. Per chi può ovviamente. Treviso ieri si è svuotata. Centinaia di trevigiani esausti per la temperatura, hanno compiuto l'ennesimo sforzo chiudendosi nelle proprie auto e puntando verso la costa.Lunghe colonne si sono formate in direzione Jesolo, Caorle ed Eraclea. Particolarmente intasata la Treviso-Mare, presa letteralmente d'assalto dai pendolari vogliosi di un po' di sole e di brezza marina sulle spiagge jesolane. Il traffico, fortemente diminuito in città, ha cominciato a rallentare fin dall'uscita della tangenziale. Per arrivare a Caorle c'è chi chi ha impiegato anche più di due ore. Per arrivare a Jesolo i tempi di percorrenza si sono perfino dilatati. Il primo weekend da esodo estivo ha dato filo da torcere agli aspiranti vacanzieri. E adesso attenzione al ritorno in programma nella serata di oggi. Situazione meno drammatica per la montagna: lungo l'autostrada A27 la circolazione è stata tutto sommato fluida anche se il traffico è stato sempre intenso. Le località care ai trevigiani, da San Martino di Castrozza al Cadore, si sono riempite rapidamente.
E poi c'è chi, volente o nolente, è rimasto in città. Per trovare refrigerio c'erano le piscine comunali che hanno registrato il tutto esaurito: «In questo periodo abbiamo sempre tanta gente - spiegavano ieri dalle piscine - ma con il caldo che sta facendo in questo periodo la folla qui dentro è aumentata». Altra meta la vera spiaggia dei trevigiani: il Piave. Saletto, in comune di Breda, e Ponte di Piave hanno anche loro registrato un "tutto esaurito": ombrelloni come al mare, grandi e piccoli a mollo a rinfrescarsi o stesi sui sassi a prendere il sole. In quei tratti il fiume ha offerto un portata d'acqua considerevole non tradendo così le aspettative dei bagnanti. A Cimadolmo, Maserada e Spresiano, invece, di acqua ce n'è stata di meno e, di conseguenza, meno gente intorno a pozze comunque di discrete proporzioni.
Infine la pedemontana: per oggi è previsto un vero e propio assalto a malghe e agriturismi tra Pianezze, Cesen, Valdobbiadene, Possagno e tutta la zona del Grappa. Superati i mille metri la temperatura cala e l'afa sparisce. Quanto basta per qualche ora di tregua prima di ripiombare nella sauna della pianura.

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