Macché scomparsi. I gatti della colonia felina di Sarano, nel coneglianese,

Lunedì 14 Dicembre 2015
Macché scomparsi. I gatti della colonia felina di Sarano, nel coneglianese, sono vivi e vegeti e custoditi dall'Enpa nazionale che accusa i colleghi trevigiani di aver lanciato un allarme inutile. E arriva a definire "inadeguata" la dirigenza locale. Scoppia all'interno di una delle più importanti associazioni ambientaliste e animaliste una vera e propria guerra.
Da Roma i vertici dell'Enpa non hanno per nulla gradito l'annuncio dai toni allarmistici diffuso dall'Enpa di Treviso sabato: «Da domenica scorsa s'è persa traccia di tutti i gatti che formavano una colonia felina in via Vanizza a Conegliano». E a seguire righe cariche di paura e preoccupazione per la sorte dei felini, una ventina, spariti da un giorno all'altro da una colonia attiva fin dal 2009 e costantemente monitorata. I volontari trevigiani si sono detti "preoccupati della mancanza e con l'angoscia che la sparizione sia dovuta un gesto inconsulto di qualche pazzo che possa averli avvelenati". Questa la miccia che ha scatenato reazioni impreviste. Ieri la dirigenza nazionale ha spedito una nota con cui annichilisce l'Enpa di Marca: «L'allarme lanciato dalla sezione Enpa di Treviso è da considerarsi ingiustificato». Da Roma spiegano che prendersi cura dei gatti è sempre stata una volontaria -«E non la sezione Enpa di Treviso»- e la presunta sparizione non è il frutto di chissà quale azione malvagia, ma del banalissimo trasferimento di tutti i felini da un'altra parte, sotto la sorveglianza dell'Enpa nazionale. «L'interessamento era stato segnalato dalla presidenza nazionale alla sezione locale che pertanto ne era ben a conoscenza». Quindi nessun mistero: «La sconcertante scelta di emettere un comunicato senza consultare la sede nazionale, così come il comunicato avvio di denunce, configura forse gli estremi del procurato allarme, ma in ogni caso mostra con evidenza una locale rappresentanza di Enpa inadeguata, situazione che l'ente provvederà al più presto a sanare». E tutto questo avrà delle conseguenze: «Da anni -dice Marco Bravi, presidente del consiglio nazionale dell'Enpa- quella colonia era oggetto di una disputa tra volontari. E dal momento che era legata a un lascito, abbiamo deciso d'intervenire prelevando i gatti, visitandoli e microchippadoli. E avvisando la sezione locale. Non abbiamo quindi capito il perché di tutto questo polverone. Dei provvedimenti verranno presi. Noi viviamo di rappresentanza. E piuttosto di essere mal rappresentati è meglio non esserlo affatto». Adriano De Stefano, presidente provinciale Enpa, non nasconde la propria sorpresa: «Cado dalle nuvole. Evidentemente a Roma si sono fidati di qualcuno che ha dato notizie parziali. Chiederò spiegazioni soprattutto per alcuni toni sopra le righe».(((caliap)))

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