Le passerelle dei Burci verranno riaperte alla fine di giugno grazie alla sponsorizzazione

Giovedì 28 Maggio 2015
Le passerelle dei Burci verranno riaperte alla fine di giugno grazie alla sponsorizzazione della Came. Il gruppo di Dosson, leader nel campo dell'automazione, ha chiuso ieri un accordo con il Comune e messo 15mila euro di tasca propria. Non per installare cancelli o tornelli, come vorrebbe la sua mission, ma per togliere finalmente le transenne che dal 14 maggio sbarrano l'accesso ai camminamenti a causa del rischio di crollo. Sul piatto ora ci sono tutti i soldi necessari per mettere in sicurezza le passerelle e riaprirle per almeno tre mesi. Per i lavori di manutenzione serviranno 30 giorni. I Burci torneranno quindi accessibili da fine giugno a fine settembre. Poi il Parco del Sile dovrebbe garantire l'apertura fino a gennaio, quando scatterà l'operazione di rifacimento completo con la posa di strutture in acciaio. Per aprile del 2016 tutto dovrebbe essere tirato a nuovo. In queste settimane il caso ha portato a galla tutte le difficoltà di gestione del Parco del Sile. Non solo a Casier. Le casse di villa Letizia sono di fatto vuote. Il bilancio è di circa 400mila euro. Appena sufficienti per il funzionamento dell'ente. Per tutti gli interventi di manutenzione non ci sono che 12mila euro. E così il Parco si ritrova nella paradossale situazione di poter anche accedere ai finanziamenti per realizzare le opere. Ma una volta fatte non è più in grado di curarle. Ora, però, le cose potrebbero cambiare. Ieri pomeriggio nella sede dell'Ascom è andato in scena un primo incontro con i vertici del consorzio turistico Marca Treviso, il presidente del Parco, Nicola Torresan, il sindaco Miriam Giuriati e Nicolò Rocco, consigliere del Pd di Treviso. E hanno iniziato a prendere forma nuove vie di finanziamento. Senza più dipendere solamente dai trasferimenti della Regione. Dall'Ostiglia ai Burci, l'interesse del mondo del turismo per il territorio del Sile certo non manca. «Ci sono privati pronti a investire due milioni di euro lungo l'Ostiglia -rivela Alessandro Martini, direttore di Marca Treviso- vorrebbero realizzare punti di ristoro e anche strutture con posti letto. Ma non intendono muoversi senza la garanzia che le cose non cambino da un anno all'altro». Musica per le orecchie di Torresan. Basti pensare che lungo l'Ostiglia oggi non c'è alcuna struttura. Nemmeno i bagni. I primi verranno aperti a breve all'altezza di Quinto, in via dei Brilli. Viste le possibilità di sviluppo, ora il consorzio è pronto a sostenere fin da subito il Parco sborsando somme pari a quelle stanziate dall'ente per interventi di manutenzione così come per la promozione sul mercato turistico internazionale. I fondi verrebbero sostanzialmente raddoppiati. A questi si potrebbe poi aggiungere almeno una parte della tassa di soggiorno incassata dagli 11 comuni del territorio protetto. «Il Sile è un bene di tutti è una grande attrativa per i turisti -spiega Gianni Garatti, presidente di Marca Treviso- per questo siamo pronti a cofinanziare e a presentare il Parco a livello internazionale».

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