Le difese al contrattacco: «Premeditazione da cancellare»

Mercoledì 1 Luglio 2015
TREVISO - (Ro) Colpito alla testa, stordito e poi annegato nell'acqua putrida di un canale nella campagna di Fontane di Villorba: gli avvocati Roberta Canal e Andrea Zambon, che assistono i cosiddetti coniugi killer Amedeo Bonan e Vania Lazzarato, preparano battaglia davanti ai giudici del Riesame. Secondo le difese, l'autopsia, non sposta di una virgola i fatti, così come sono stati raccontati dai due indagati quando hanno ammesso le proprie responsabilità, confessando, seppure con ruoli diversi, di aver ucciso Vito Lombardi. «L'aggravante della premeditazione - ha spiegato l'avvocato Canal - va cancellata. Si è trattato di un omicidio preterintenzionale. Bonan voleva dare una lezione a Lombardi, che continuava a "maltrattare" Vania. A mancarle di rispetto. La lite è poi degenerata e la situazione è sfuggita di mano a Bonan. Nella concitazione i suoi comportamenti sono andati oltre la sua volontà. IL giudice che ha convalidato il fermo disponendo la custodia cautelare - conclude il legale - non ha tenuto conto della collaborazione offerta da Bonan».
Sulla premeditazione la pensa allo stesso modo l'avvocato Zambon che però sottolinea il ruolo marginale avuto da Vania Lazzarato, per ammissione dello stesso marito Bonan. «Lei - spiega - non ha partecipato al delitto. Si è allontanata e non ha avuto alcun ruolo. Per questo chiederò le siano concessi gli arresti domiciliari».

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