La ricettazione L'arrestato rivela: «Quei gioielli li avevo rubati io»

Venerdì 6 Marzo 2015
In manette perchè accusato di ricettazione per aver tentato di rivendere ad un "Compro-oro" di Treviso dei gioielli rubati, il 46enne marocchino è comparso di fronte al giudice per l'interrogatorio di convalida dell'arresto. Difeso dall'avvocato Mara Zanotto, ha detto di essere lui l'autore dei furti, spiegandone anche le dinamiche. Dichiarazioni che gli permetteranno, o almeno questo è l'intento della difesa, di far derubricare l'accusa in furto. L'uomo ha detto di essersi finto un addetto della società Enel Gas e Luce per introdursi nella casa di un anziano e portargli via diversi gioielli. Il resto della refurtiva sarebbe invece frutto di un altro colpo, ai danni di uno straniero a Mestre: stava dormendo su una panchina e il marocchino avrebbe preso lo zaino del malcapitato. Solo in seguito avrebbe scoperto che lo zaino era pieno di gioielli. È stato il titolare di un compro-oro a incastrare lo straniero che poco dopo le 16 di martedì scorso si era presentato da lui con alcuni preziosi "sospetti". Il negoziante aveva deciso di prendere tempo, chiedendo al 46enne di ripassare in un secondo momento e nel frattempo chiamando i carabinieri. Quando il 46enne è tornato è stato bloccato e perquisito dai militari: in tasca aveva gioielli, quelli rubati a Mestre, per un valore di circa 400 euro. I carabinieri hanno poi accertato che qualche giorno prima il 46enne aveva rivenduto, sempre nello stesso negozio, altri monili in oro, quelli rubati all'anziano lo scorso 18 febbraio.

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