La Regione all'Usl: calcolo dei posti da rifare

Venerdì 4 Settembre 2015
PAESE - C'è una lettera della Regione dietro il secondo sopralluogo dell'Usl per valutare l'idoneità della casa privata lungo la strada Castellana dove da metà giugno sono stati sistemati 16 profughi. Dopo il primo giro, nonostante l'ordinanza di sgombero di dieci immigrati firmata dal sindaco Pietrobon, stando alla quale nell'abitazione non ci sarebbe spazio che per sei persone, il servizio igiene guidato dal dottor Giovanni Gallo aveva concluso che tutto era in ordine. Ma i calcoli non sarebbero stati corretti. Il Comune ha chiesto chiarimenti in Regione. E da Venezia hanno risposto con una lettera, inviata sia in municipio che all'azienda sanitaria, in cui si ricorda che per casi come quello di Paese non si devono seguire le tabelle del protocollo per il controllo delle malattie infettive, applicabili solo ai centri hub di accoglienza, bensì quelle del decreto per le abitazioni civili. Il nodo sta tutto qui. Per questo l'Usl è tornata sui propri passi con un nuovo sopralluogo. Adesso si è in attesa del responso definitivo. Nel frattempo la cooperativa Gea punta a inserire i 16 richiedenti asilo in un programma di lavori socialmente utili. Nei prossimi giorni proverà ad avviare un dialogo con il Comune. La porta, però, è già chiusa. «Niente da fare. Non tratto con i clandestini - è la dura replica del sindaco Pietrobon - basta con i buonismi. Chi non scappa da guerre deve tornare a casa propria. Stop».
Mauro Favaro

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