TREVISO «Mi auguro che non prenda servizio nelle nostre scuole. Se sarà effettivamente così sarò pronta a fare tutte le mie azioni. Comunque al momento non ho ricevuto alcuna comunicazione ufficiale». Michela Busatto, preside dell'istituto comprensivo 2 di Treviso, non è troppo tranquilla. Fernando Cadicamo, il maestro 55enne già sospeso perché immortalato dalle microcamere della polizia mentre tirava le orecchie e prendeva a calci i suoi piccoli alunni di 6 e 7 anni, è stato reintegrato. E a quanto pare dovrebbe tornare al lavoro in uno dei plessi dell'istituto comprensivo 2 della città. Come insegnante o con mansioni di segreteria. Dopotutto solamente poche settimane fa l'ex provveditorato l'ha trasferito d'ufficio da Casier proprio nelle scuole guidate dalla Busatto. «Trasferito d'ufficio perché immesso in ruolo spiega la preside quando ho visto il suo nome ho fatto una ricerca e l'ufficio scolastico mi ha informato che aveva provveduto al trasferimento in una scuola con dei posti a disposizione». Un trasferimento tutto sulla carta visto che Cadicamo era sospeso dall'attività. Ma adesso le cose sono cambiate: la sospensione non c'è più. Così il 55enne potrebbe finire in una delle scuole dell'istituto comprensivo cittadino: le elementari Azzoni, De Amicis, Gabelli e Giovanni XXIII. Questo se dovesse riprendere a fare lezioni. Ma si parla anche di mansioni amministrative in segreteria in attesa che il processo chiarisca una volta per tutte la sua posizione. Solo che a questo punto la dirigente si chiede: «Se una persona è insegnante come fa a stare in segreteria? E comunque nella nostra segreteria non ci sono posti vacanti». Un rebus. Che la preside vuole risolvere quanto prima. «Non ho notizie né ufficiali né ufficiose conclude la Busatto attendo informazioni per capire se quelle interessate sono veramente le nostre scuole. Se fosse così muoverò tutti i passi necessari».
M.F.
M.F.