La preside non ci sta: «Farò tutto il possibile perchè non lavori qui»

Martedì 30 Giugno 2015
TREVISO – «Mi auguro che non prenda servizio nelle nostre scuole. Se sarà effettivamente così sarò pronta a fare tutte le mie azioni. Comunque al momento non ho ricevuto alcuna comunicazione ufficiale». Michela Busatto, preside dell'istituto comprensivo 2 di Treviso, non è troppo tranquilla. Fernando Cadicamo, il maestro 55enne già sospeso perché immortalato dalle microcamere della polizia mentre tirava le orecchie e prendeva a calci i suoi piccoli alunni di 6 e 7 anni, è stato reintegrato. E a quanto pare dovrebbe tornare al lavoro in uno dei plessi dell'istituto comprensivo 2 della città. Come insegnante o con mansioni di segreteria. Dopotutto solamente poche settimane fa l'ex provveditorato l'ha trasferito d'ufficio da Casier proprio nelle scuole guidate dalla Busatto. «Trasferito d'ufficio perché immesso in ruolo – spiega la preside – quando ho visto il suo nome ho fatto una ricerca e l'ufficio scolastico mi ha informato che aveva provveduto al trasferimento in una scuola con dei posti a disposizione». Un trasferimento tutto sulla carta visto che Cadicamo era sospeso dall'attività. Ma adesso le cose sono cambiate: la sospensione non c'è più. Così il 55enne potrebbe finire in una delle scuole dell'istituto comprensivo cittadino: le elementari Azzoni, De Amicis, Gabelli e Giovanni XXIII. Questo se dovesse riprendere a fare lezioni. Ma si parla anche di mansioni amministrative in segreteria in attesa che il processo chiarisca una volta per tutte la sua posizione. Solo che a questo punto la dirigente si chiede: «Se una persona è insegnante come fa a stare in segreteria? E comunque nella nostra segreteria non ci sono posti vacanti». Un rebus. Che la preside vuole risolvere quanto prima. «Non ho notizie né ufficiali né ufficiose – conclude la Busatto – attendo informazioni per capire se quelle interessate sono veramente le nostre scuole. Se fosse così muoverò tutti i passi necessari».
M.F.

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