La Arena spiazzata: «Noi sindaci sempre costretti a subire»

Mercoledì 17 Settembre 2014
MOGLIANO - Ieri pomeriggio una ventina di profughi di nazionalità siriana sono giunti nella struttura della Regione in via Altinia 56 a Bonisiolo di Mogliano a due passi dal Santuario della Beata Vergine delle Grazie. Si tratta in prevalenza di nuclei familiari. Si sono così avverate le previsioni fatte nei giorni scorsi dal sindaco di Mogliano Carola Arena. «Ho saputo solo oggi pomeriggio (ieri per chi legge, ndr) dell'arrivo dei profughi a Bonisiolo attraverso la nota informativa della Questura peraltro indirizzata alle forze dell'ordine. Come sindaco della città non sono stata in nessuna maniera coinvolta nelle decisioni che sono state adottate. La riprova che ci è stato calato dall'alto un provvedimento che invece avrebbe richiesto il coinvolgimento dell'ente locale. I profughi meritano tutta la nostra comprensione e solidarietà umana. Ma da questa vicenda ho ricavato l'opinione che i sindaci non sono tenuti in nessun conto dagli organismi superiori».
La struttura di via Altinia aveva ospitato negli anni scorsi la "Casa di Awa" gestita dalla Codess Sociale per assistere giovani donne in difficoltà e madri con figli che si trovavano in condizioni di disagio. Poi la casa protetta era stata chiusa per alcuni anni. Negli ultimi dieci giorni alcuni abitanti di Bonisiolo avevano notato un certo via vai nell'edificio di via Altinia. Si trattava dei lavori di pulizia e sistemazione dei locali dove dovevano essere ospitati i profughi. All'arrivo ieri pomeriggio del pullman, scortato da una pattuglia delle Fiamme Gialle, c'era anche il presidente del quartiere di Bonisiolo Antonio Bergo: «Mi sono fermato vedendo un certo movimento in via Altinia. Dell'arrivo dei profughi non sapevamo nulla, tranne le ipotesi avanzate nei giorni scorsi e riportate dai giornali. Sia chiaro che non abbiamo nulla contro i profughi. Crediamo però che alcune cosa andavano chiarite per rispetto dei cittadini di Bonisiolo che si sono trovati di fronte al fatto compiuto. Abbiamo deciso di indire un'assemblea pubblica anche per avere garanzie sulla sicurezza sanitaria".
Nello Duprè

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