L'incompiuta Investimenti e tagli di nastro: storia infinita

Venerdì 24 Ottobre 2014
TREVISO - (P. Cal.) Santa Caterina l'eterna incompiuta. Sono almeno un paio di decenni che si lavora per recuperare l'ex complesso conventuale e trasformarlo nel museo cittadino per eccellenza. Gli interventi si sono succeduti. Miliardi di lire prima e i milioni di euro dopo sono stati letteralmente bruciati per non vedere mai la fine. Diventa anche difficile ricordare tutte le inaugurazioni fatte e gli annunci di una nuova vita. E, quando tutto sembrava a posto, dopo qualche anno di apertura al pubblico sia degli spazi museali che della suggestiva sala convegni, si scopre ora che servono altri seicentomila euro per organizzare una mostra.
Marco Goldin porterà a Treviso opere d'arte di livello mondiale: Picasso, Matisse forse anche Andy Warhol. E pretende, e più di lui il Museo d'arte di Detroit che le presta, che ci siano misure di sicurezza elevatissime. Che però non ci sono. Ma Santa Caterina ha anche problemi strutturali. È assediata dall'umidità al punto che si ipotizza di non mettere a disposizione di Goldin la sala ipogea: troppo complicata e costosa la sistemazione. Manildo potrebbe benissimo puntare l'indice contro le amministrazioni precedenti ma preferisce glissare: «Santa Caterina va bene per esposizioni di tipo locale». I numeri però fanno impressione: in vent'anni sono stati spesi quasi 5 milioni di euro. Ma non sono bastati. Ne mancano ancora 600mila.

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