Inchiesta a ostacoli: «Sarà dura»

Sabato 30 Maggio 2015
«La strada a questo punto è tutta in salita. L'unico elemento certo è il pugno dato in faccia alla maestra. Adesso cercheremo di capire cos'è accaduto e i carabinieri stanno lavorando su questo fronte. Fatto sta che non sarà semplicissimo ricostruire con esattezza i fatti che si sono verificati e che sarebbero stati il presupposto del pugno».
A parlare è il Procuratore di Treviso Michele Dalla Costa. La vicenda dei presunti abusi sessuali all'interno della scuola materna del quartiere San Paolo a Treviso, che avrebbero portato poi all'aggressione di una delle maestre, è particolarmente insidiosa e soprattutto è una matassa difficile da dipanare. Il fatto che l'accaduto sia venuto alla luce prima che le indagini fossero partite davvero renderebbe piuttosto difficile riuscire a ricostruire con esattezza il quadro. «Non sono in grado di dire se l'inchiesta possa essere stata pregiudicata o compromessa - ammette Dalla Costa - ma so di sicuro che questo può essere un momento di difficoltà e di criticità dell'indagine».
Per il Procuratore, infatti, è essenziale riuscire a chiarire «se i bambini siano stati ascoltati da persone esterne all'organizzazione investigativa titolata ad agire». Ed è necessario inoltre comprendere chi abbia raccolto i loro racconti ma soprattutto come e quando. «Il problema è che bisogna vedere in che punto il racconto di un bambino può essere stato influenzato da fattori esterni - sottolinea Dalla Costa - Non è che i bambini siano di per sè inattendibili o, al contrario, sicuramente attendibili. Il problema è capire quante e quali sollecitazioni possano aver ricevuto dall'esterno o anche dalla giusta preoccupazione dei genitori di capire cos'è successo. E poi vengono raccontati dei fatti, magari dall'adulto, che possono essere stati travisati nel loro contenuto. È inutile dunque andare a discutere sul fatto se i bambini di quattro o cinque anni siano o meno attendibili - continua il magistrato - perché l'efficacia di una loro testimonianza è legata al modo usato per ottenerla».
Il passo successivo degli inquirenti sarà allora quello di ascoltare direttamente i piccoli protagonisti nel corso di un incidente probatorio. Un colloquio che verrà effettuato con personale specializzato per verificare i racconti dei bimbi e di conseguenza la sostenibilità delle denunce fatte dai genitori nei confronti delle maestre della scuola materna.
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