Il caso Teorie gender nella didattica: «Solo terrorismo»

Mercoledì 2 Settembre 2015
TREVISO - (mf) Un team di legali e pedagogisti per chiarire una volta per tutte il nodo della teoria Gender. È quello che sta istituendo la Fism. A rivelarlo è direttamente Stefano Grando. «Vogliamo andare fino in fondo - spiega - anche se sappiamo che l'80 per cento di quello che viene detto è fatto di estremizzazioni, mistificazioni e terrorismo psicologico». «Sono delle chiacchiere - aggiunge - non c'è nulla di concreto da cui partire». Ma meglio andarci con i piedi di piombo. L'attenzione è alta dopo il polverone estivo partito dal timore che la riforma "La buona scuola" possa introdurre nelle classi la controversa teoria del genere. Cioè che gli insegnamenti siano plasmati per portare i bambini a fare esperienze diverse in modo che possano definire liberamente la propria identità sessuale indipendentemente che siano maschi o femmina. «La questione della teoria Gender non ci tocca - spazza il campo Stefano Cecchin - nelle nostre classi non entrerà mai nulla di simile. I genitori possono stare tranquilli. Per noi è la famiglia l'attore principale su temi come la sessualità e l'affettività. Certo è che ci si poteva risparmiare la polemica scatenata dalla volontà di certe associazioni di fare terrorismo».

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