I sindaci si mobilitano sarà ricorso contro Roma

Sabato 4 Luglio 2015
TREVISO - (P. Cal.) Ricorso alla Corte Costituzionale per violazione dell'articolo 117 della Costituzione; quello che elenca i poteri esclusivi dello Stato su sicurezza, immigrazione, ordine pubblico. È questa la proposta presentata ieri dal sindaco di Montebelluna Marzio Favero e dall'associazione dei Comuni della Marca trevigiana a 52 primi cittadini. In tanti hanno risposto alla convocazione partita da Montebelluna. Nella sala consiliare della Provincia ( nella foto) si sono presentati i rappresentanti di comuni di centrodestra e di centrosinistra, tra cui Treviso e Vittorio Veneto, ma anche Castelfranco e Silea, tanto per citarne alcuni. Il documento è un vero atto di accusa contro lo Stato per come sta gestendo l'emergenza profughi: «Un problema - ha sottolineato Favero - che viene scaricato sulle spalle dei comuni». E, su questo, praticamente tutti sono stati d'accordo. L'idea del ricorso piace. Sul principio sono tutti d'accordo. Così come sulla valutazione che occorra trovare una soluzione immediata perché per i comuni il problema profughi comincia a diventare pressante. Ma a risolverlo deve essere il Governo. Non sono mancate le accuse al Prefetto: criticatissimo per aver lasciato corriere di profughi in giro per il territorio. E una delle proposte avanzate è stata di inserire nel documento anche l'annuncio di una diffida. Idea questa che però ha diviso la platea. Il sindaco di Caerano Chiara Mazzocato, ad esempio, è tra quelli poco convinti dal documento proposto: «Va rivisto - dice - il Prefetto non ha mai obbligato i sindaci a ospitare qualcuno ma ha solo annunciato che potrebbero essere temporaneamente occupati spazi pubblici. Qui dobbiamo cercare soluzioni vere perché quando usciamo da questa riunione poi abbiamo il problema di come affrontare questa emergenza». È stata poi fatta notare una mancanza: la bozza non fa alcun riferimento alla Regione e al Governatore Luca Zaia. «Zaia parla dai suoi scranni dorati della Regione ma è totalmente assente nellla gestione dell'emergenza»: questo l'affondo del vicesindaco di Treviso Roberto Grigoletto. I primi cittadini si riuniranno di nuovo. Un gruppo ristretto rimodulerà il documento, poi lo riporterà in assemblea nel giro di pochi giorni.

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