I partiti ai manager: «Meno pretese»

Sabato 19 Aprile 2014
I tempi attuali di crisi impongono restrizioni a tutti. Anche ai manager delle grandi aziende pubbliche locali. A dirlo sono segretari e coordinatori provinciali dei principali partiti della Marca: Lorena Andreetta (Pd), Ivano Faoro (commissario della Lega Nord), Amedeo Gerolimetto e Fabio Chies (Forza Italia), Michele Noal e Franco Conte (Nuovo centrodestra) hanno diffuso una nota congiunta per chiedere «alle società partecipate della Marca trevigiana che nei prossimi rinnovi dei consigli di amministrazione e dei collegi sindacali vengano deliberati compensi in misura decisamente ridotta rispetto agli esercizi sociali precedenti». «L'iniziativa nasce dalla presa d'atto di un sentimento molto diffuso nella collettività -ribadisce Andreetta, alla guida dei Democratici trevigiani- C'è un problema di correlazione tra i cittadini e chi governa la cosa pubblica. Ne faccio una questione di sobrietà. Sono consapevole che gestire le partecipate significa responsabilità, impegno e tempo, ma un segnale va dato, soprattutto nei confronti di chi ha molto meno». I rappresentanti delle forze politiche locali fanno riferimento alle «severe revisioni della spesa pubblica, con i tagli imposti per legge su tutti i bilanci pubblici» ribadendo come i compensi di sindaci e amministratori degli enti locali siano già stati decurtati «nonostante le responsabilità siano aumentate». Ora dunque tocca ai piani alti di quelle società di cui Comuni e Provincia detengono quote, più o meno direttamente: Ascopiave (energia), Mom (trasporto locale), Contarina e Savno (rifiuti), AerTre (aeroporto), Autovie Venete (autostrade), Ats (acquedotto), tanto per citare le più note.
Al momento, spiega Andretta, non è stata definita una soglia massima, ma più che a retribuzioni base, la leader del Pd guarda con favore a premi in base ai risultati ottenuti. Sottolineando, insieme ai colleghi, come la prima valutazione debba riguardare le competenze. E poco male se qualche manager rinuncerà: «È pieno di gente disponibile».
I manager hanno stipendi d'oro? «Alcuni guadagnano troppo, altri lo fanno addirittura gratis: noi chiediamo proprio una valutazione oculata, caso per caso cercando di essere tutti più morigerati -risponde Fabio Chies, vicesegretario di Forza Italia- Il nostro intento è dettare una sorta di codice etico. Averlo detto tutti insieme fa capire che si tratta di una linea comune e adesso non ci sono alibi per nessuno».(((zanardom)))