TREVISO - (P. Cal.) La questione delle richieste di Goldin, della penale senza aver ancora visto il progetto e tutti i dubbi che stanno sorgendo in queste ore, non è sfuggita al comitato Santa Caterina Bene Comune. Nel profilo Facebook si intuisce una certa soddisfazione in chi la mostra di Goldin, a queste condizioni e all'interno del museo di Santa Caterina, non la vorrebbe: «Finalmente qualcuno si accorge che si sta parlando da mesi di una mostra che in realtà è priva di qualsiasi progetto»: così commentano i curatori del gruppo. E uno sottolinea: «Un imprenditore si deve prendere onori e oneri. Non ci si può lamentare se poi le amministrazioni non hanno i soldi per fare niente, se investono tutto in imprese come questa, da cui non un solo euro entrerà nelle casse pubbliche». E Daniela Zanussi (nella foto), consigliere del Pd tra i più critici verso l'operazione Goldin, qualche giorno fa scriveva sulle garanzie richieste dal curatore: «Ma quali garanzie? Garanzie che non si sentiranno più voci contro che tanto lo infastidiscono? Non lo può nemmeno pensare. O forse le garanzie potrebbero essere una convenzione sottoscritta in tempi brevi per vincolare presto e definitivamente il Comune? ». E sul «clima sereno» affonda: «Di cosa parliamo? A chi non piace lavorare in un clima sereno, senza contestazioni, senza ostacoli, senza intoppi? La vita è fatta così e sassi d'inciampo ne troviamo sempre e dobbiamo farci i conti. Tutto questo ogni imprenditore lo sa».
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