Grigoletto: «Residenzialità già bocciata dalla Consulta»

Mercoledì 5 Agosto 2015
TREVISO (P. Cal.) Il vicesindaco Roberto Grigoletto risponde punto su punto agli attacchi della Lega scesa in campo per difendere il requisito dei 25 anni di residenza che dà punti in più a chi chiede l'ammissione alle graduatorie per gli alloggi popolari. E se la prende con il consigliere regionale Riccardo Barbisan che «minaccia» di inserire quel parametro della legge regionale rendendolo così obbligatorio in tutto il Veneto: «Barbisan, adesso che è consigliere regionale, dovrebbe cominciare a studiare - dice Grigoletto - la Consulta ha dichiarato non costituzionale un requisito di 8 anni previsto dalla regione valle D'Aosta ritenendolo di durata irragionevole e sproporzionata. È la sentenza 168 del 2014. Concordo invece con l'ex assessore Michielon quando dice che bisognerebbe fare verifiche su contributi e bonus vari dati a chi paga 20 euro di affitto. Anche se non abbiamo cominciato noi a darli».
E mentre Luigi Calesso (Impegno Civile) accusa i leghisti di utilizzare la Regione per fare «rappresaglia» i leghisti Sandro Zampese e Giuseppe Basso ribadiscono: «Il criterio dei 25 anni di residenzialità è elemento di prelazione e non di esclusione dalla graduatorie e quindi non discriminatorio come afferma Calesso. Questo criterio è stato ripreso da numerosi comuni veneti e anche da amministrazioni di sinistra. La norma regionale non ha avuto alcun tipo di rilievo di costituzionalità nei 19 anni di vigore e quindi Grigoletto vuole trovare una ulteriore giustificazione palesemente infondata oltre a quella già dichiarata, favorire nomadi e stranieri».

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci