LENTIAI - (es) Morire in una frazione dimenticata: è il triste destino della coppia villorbese che, sfidando il cattivo tempo e una strada in pessime condizioni, si è avventurata in una zona dove manca praticamente tutto. Anche la copertura telefonica che avrebbe potuto giocare un ruolo fondamentale nella loro salvezza.
Carmelo e Marlene si sono addentrati nella frazione dei Boschi. Fa parte del comune di Lentiai, ma per vedere qualche segno di civiltà, di strada bisogna farne parecchia. Per arrivare a questa località, si imbocca la via che dalla provinciale porta alla frazione alta di Colderù. Dopo 500 metri si svolta a sinistra in via Cristo Moro e si entra nella frazione di Boschi. In fondo ci sono le Case Ceccati, da dove parte la stradina imboccata dai coniugi Russo. Il borgo fino ad alcuni anni fa era abitato stabilmente da 6 famiglie. Lo spopolamento che coinvolge tutti i comuni montani ha svuotato anche Lentiai. Oggi c'è solo un'abitazione che si trova vicino alla chiesetta dei Boschi, manufatto in via di ristrutturazione grazie all'impegno del locale gruppo alpini. Ci abita una coppia di professori con il loro figlioletto. Per il resto ci sono alcune seconde case, ristrutturate da gente che, dopo aver abbandonato il borgo, vi si reca spesso durante la settimana per tenere puliti i prati, fare il fieno e mantenere in ordine le case ereditate magari da parenti, senza però abitarvi con regolarità.
Questo panorama ha avuto una parte importante nella dinamica della vicenda: senza sapere a chi rivolgersi quando si è profilata l'emergenza, la coppia ha tentato di cavarsela da sola con risultati drammatici. E quando sono venute meno le forze e il gelo si è fatto sentire, l'allegra scampagnata di un pomeriggio qualunque si è trasformata in un viaggio senza ritorno.
Oltre alle seconde case, nella zona ci sono diverse casere, ma vengono utilizzate quasi soltanto nel periodo estivo. Il boschetto, la strada sconnessa, l'età avanzata e l'auto in panne, sono così diventati una trappola mortale. Alla quale i due anziani non sono stati in grado di sfuggire.
Carmelo e Marlene si sono addentrati nella frazione dei Boschi. Fa parte del comune di Lentiai, ma per vedere qualche segno di civiltà, di strada bisogna farne parecchia. Per arrivare a questa località, si imbocca la via che dalla provinciale porta alla frazione alta di Colderù. Dopo 500 metri si svolta a sinistra in via Cristo Moro e si entra nella frazione di Boschi. In fondo ci sono le Case Ceccati, da dove parte la stradina imboccata dai coniugi Russo. Il borgo fino ad alcuni anni fa era abitato stabilmente da 6 famiglie. Lo spopolamento che coinvolge tutti i comuni montani ha svuotato anche Lentiai. Oggi c'è solo un'abitazione che si trova vicino alla chiesetta dei Boschi, manufatto in via di ristrutturazione grazie all'impegno del locale gruppo alpini. Ci abita una coppia di professori con il loro figlioletto. Per il resto ci sono alcune seconde case, ristrutturate da gente che, dopo aver abbandonato il borgo, vi si reca spesso durante la settimana per tenere puliti i prati, fare il fieno e mantenere in ordine le case ereditate magari da parenti, senza però abitarvi con regolarità.
Questo panorama ha avuto una parte importante nella dinamica della vicenda: senza sapere a chi rivolgersi quando si è profilata l'emergenza, la coppia ha tentato di cavarsela da sola con risultati drammatici. E quando sono venute meno le forze e il gelo si è fatto sentire, l'allegra scampagnata di un pomeriggio qualunque si è trasformata in un viaggio senza ritorno.
Oltre alle seconde case, nella zona ci sono diverse casere, ma vengono utilizzate quasi soltanto nel periodo estivo. Il boschetto, la strada sconnessa, l'età avanzata e l'auto in panne, sono così diventati una trappola mortale. Alla quale i due anziani non sono stati in grado di sfuggire.
