Famiglie e parroci a lezione dalla Caritas

Mercoledì 14 Ottobre 2015
TREVISO - (mf) Al via il ciclo di incontri organizzati dalla Caritas per le famiglie e le parrocchie pronte a ospitare profughi attraverso il programma "Rifugiato a casa mia". Questa sera si partirà con la presentazione del progetto. E negli incontri delle prossime tre settimane si parlerà dello stile dell'accoglienza, dei tratti culturali dei migranti e del ruolo progettuale e pastorale della famiglia e della parrocchia. Al momento la Caritas ha raccolto la disponibilità di una decina di famiglie e di una dozzina di parrocchie a ospitare richiedenti asilo. I numeri sono fissi: un profugo per abitazione e due o tre per ogni struttura parrocchiale. Così dovrebbero trovare una nuova sistemazione almeno quaranta richiedenti asilo. Finita la formazione, tra novembre e dicembre partirà la fase dell'accoglienza vera e propria. Non è una cosa da poco. Basti pensare che oggi la Caritas ospita 162 profughi. Praticamente un quarto verrà trasferito nelle case e nelle canoniche. Non quelli appena arrivati, ma rifugiati e richiedenti protezione che hanno una buona conoscenza della lingua italiana e che hanno già avuto contatti con la formazione professionale. La Caritas punta sull'integrazione sull'autonomia. Per questo ha previsto che l'accoglienza non superi i sei mesi. Chi apre le porte della propria abitazione lo fa su base volontaria o con un piccolo rimborso spese: 300 euro al mese. Soldi che verranno messi dalla stessa Caritas.

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