Era solo un gioco innocente quello fra il dj e la 24enne

Sabato 25 Ottobre 2014
TREVISO - Nessuna relazione clandestina e nessun rivale in amore. A sottolinearlo l'avvocato Stefano Tigani in merito al processo che vede sul banco degli imputati il suo assistito, un dj 34enne chiamato a rispondere del reato di tentata violenza sessuale, e il fidanzato 26enne della presunta vittima, accusato di lesioni per aver preso a martellate proprio il dj. In aula il 34enne, come ha fatto fin dall'inizio, ha smentito categoricamente ogni accusa circostanziando le linee del fatto contestato. Secondo l'accusa infatti l'uomo avrebbe tentato di avere un rapporto sessuale con la presunta vittima, una 24enne trevigiana. Come ha dichiarato il dj di fronte ai giudici, oltre a non aver mai tentato di estorcere alcun rapporto sessuale ha ribadito che quello tra lui e la persona offesa sarebbe stato da sempre un gioco di natura erotica in forza del quale entrambi si scambiavano foto e contenuti bollenti. In più ha sottolineato con forza di non aver mai minacciato nessuno e di avere mantenuto con lei un atteggiamento scherzoso com'era consueto tra di loro. Infine ha riferito che al massimo l'unica sua leggerezza sarebbe stata quella di non aver capito che quel gioco era terminato. I fatti insomma sarebbero stati mal interpretati e nel frattempo chiariti tra i diretti interessati, tant'è che le querele sporte reciprocamente sono state rimesse così come sono state ritirate le costituzioni di parte civile. L'episodio incriminato risale al 16 gennaio 2013 quando la parte offesa e il dj si diedero appuntamento nel parcheggio di fronte al Sant'Artemio. Lei si presentò con il nuovo fidanzato il quale, vedendo il dj strattonare la ragazza, sarebbe intervenuto prendendo il 34enne a martellate e procurandogli lesioni giudicate guaribili in 8 giorni di prognosi.

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