TREVISO - (mzan) Preganziol è uno dei principali Comuni della Marca i cui cittadini sono chiamati a versare l'acconto Tasi entro il 16 ottobre. Slittata, causa elezioni nel mezzo, la scadenza originaria di maggio, la nuova amministrazione ha approvato le aliquote il 30 luglio. Improntando le proprie scelte in materia ad alcuni criteri precisi: «Abbiamo cercato di non colpire gli affittuari, parte debole del contratto -spiega il sindaco Paolo Galeano- e dunque abbiamo limitato al minimo, il 10%, la loro quota. Ma soprattutto, avendo azzerato l'imposta sulle seconde case, di fatto gli inquilini sono esentati». Un'attenzione particolare è stata riservata alle attività produttive, sofferenti per la crisi: «Abbiamo abbassato l'Imu e caricato di più la Tasi. Mentre la prima, infatti, è deducibile solo al 20%, la seconda lo è per intero. Di fatto, l'incremento potrà essere quasi del tutto compensato con la dichiarazione fiscale 2015». Molti municipi hanno scelto di alzare le aliquote sulle prime case, esentate dall'Imu: «È meglio un'aliquota più alta con detrazioni che una più bassa ma senza sconti: questo fa sì che rendite alte paghino di più e, viceversa, rendite basse versino meno, garantendo una sorta di progressività». Il Comune di Preganziol, però, non ha fissato detrazioni: «La Tasi si basa sulla rendita catastale, che non sempre è indice della ricchezza di una famiglia. Abbiamo preferito un intervento diretto, stanziando una prima tranche di 20mila euro, per le famiglie in difficoltà, in base all'Isee».
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