Donne sfrattate: la nuova emergenza

Domenica 31 Agosto 2014
TREVISO - (mf) Esplode l'emergenza sfratti. Sono sempre di più le persone che si rivolgono alla Caritas per avere un tetto dopo essere finite sulla strada. In particolare donne, che spesso si ritrovano da sole, senza un lavoro e un posto dove andare. Ora il gruppo diocesano ha deciso di provare a correre ai ripari: dal 15 settembre aprirà un nuovo spazio per accoglierle di notte all'interno della Casa della carità di Treviso. Qui verrà offerta ospitalità temporanea, per uno o due mesi. Inizialmente a 8 donne. Poi si potrà salire fino a un massimo di 12. La scelta è stata fatta guardando alle richieste di aiuto ricevute negli ultimi mesi. «Si sono intensificate le richieste di alloggi o di ospitalità temporanea -fa il punto la Caritas diretta da don Davide Schiavon (nella foto)- questo a fronte della mancanza di lavoro e, conseguentemente, della perdita della casa». L'ospitalità consiste nell'offrire la possibilità di dormire e di fare colazione per un mese, o al massimo due, in un luogo attrezzato con stanze doppie dotate di bagno e luoghi comuni. «Dalle 8 alle 19 le ospiti resteranno fuori dalla struttura -spiega il gruppo diocesano- per tutte è previsto un servizio di accompagnamento personalizzato, finalizzato a definire un progetto per il futuro». Il servizio sarà prevalentemente gestito attraverso i contributi coordinati degli operatori e dei volontari. Per questi ultimi la porta è sempre aperta. E la Caritas coglie anche l'occasione per lanciare un appello: «Concretamente il servizio richiede una presenza, a seconda delle possibilità, per coprire un turno dalle 18.30 alle 22.30, affiancando gli operatori -precisa- Si cercano anche persone per il turno di notte, dalle 22.30 alle 8». Il nodo dell'accoglienza dei profughi, che negli ultimi mesi ha visto la Caritas in prima linea, stavolta non c'entra nulla. «Su quel fronte siamo già impegnati e non possiamo andare oltre» conclude don Davide.

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