Dal Molinetto «un fondo catastrofi»

Lunedì 3 Agosto 2015
Un fondo «catastrofale» per rispondere alle richieste di aiuto dei cittadini colpiti da calamità. Lo ha riproposto ieri al Molinetto della Croda il presidente della Regione Luca Zaia alla cerimonia in ricordo della tragedia del 2 agosto 2014. Erano in duemila, forse più, per ricordare. Un dolore che per molti ancora non passa, e difficilmente passerà, di cui alcuni portano segni tangibili e indelebili anche sul proprio corpo. Tutti stretti e commossi attorno ai parenti, figli, mogli, genitori, delle vittime Maurizio Lot, Luciano Stella, Giannino Breda e Fabrizio Bortolin alla messa voluta dagli amici della Festa dei Omi. La funzione, nel piazzale del Molinetto con il costante sottofondo del gorgoglìo delle acque del Lierza, lo scorso anno implacabili assassine, lungo la caratteristica cascatella. Presente il governatore Zaia che ha assistito alla funzione tra la gente accorsa, l'assessore regionale Giampaolo Bottacin, l'onorevole Simonetta Rubinato, il viceprefetto Pietro Signoriello, l'assessore provinciale Mirco Lorenzon, 24 tra sindaci e assessori dei comuni.
Poi trasferimento per l'inaugurazione dell'adiacente parco del Molinetto, voluto, dalla Pro loco e dove non si svolgeranno più manifestazioni: «Decisione coraggiosa e rispettosa di coloro che sono morti ed eticamente valida -ha affermato il sindaco Loredana Collodel- per le comunità che credono che la sicurezza sia un valore universale e un bene di tutti».
«Dai volontari alle istituzioni c'erano qui 600 persone, a cominciare dalla famiglia Lorenzon la cui casa è stata la prima infermeria e obitorio. La solidarietà bisogna praticarla come in questo caso, non solo predicarla -ha ricordato Zaia- Abbiamo avuto danni per 8 milioni e mezzo di euro, 4 già stanziati dalla Regione, e qui tutto è ritornato come era. Refrontolo non è mai stata dimenticata come è stato detto indecorosamente. Dopo 12 ore avevamo decretato lo stato di crisi, ma ricordo che non c'erano i criteri di legge (in cui non è prevista la perdita di vite umane) per lo stato di emergenza, il vero problema. Lo conferma una lettera della Protezione civile nazionale. Però bisogna creare un fondo catastrofale: i cittadini vogliono un aiuto, non chiacchiere».

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