Collaborativo e sereno «Simone solo pedina»

Mercoledì 24 Dicembre 2014
TREVISO - (P. Cal.) «Simone adesso è tranquillo. Siamo contenti che le indagini stiano andando avanti seguendo le dichiarazioni fatte a suo tempo». Pretty Gorza, legale che assieme a Francesco Murgia difende Simone Cadamuro accusato di essere il rifornitore di cocaina di tanti professionisti trevigiani, considera un passo avanti la svolta presa dall'inchiesta avviata dalla Squadra Mobile trevigiana. «Siamo soddisfatti perché, da quanto sta emergendo, risulta chiaro che Simone era solo una pedina e non un delinquente di prima categoria come è stato dipinto all'inizio. È stato sempre collaborativo e adesso è sereno».
Cadamuro, 41 anni, ex calciatore e ora agente pubblicitario, dopo un breve periodo di carcerazione ha come unica misura restrittiva, l'obbligo di dimora. Le sue prossime mosse a livello giudiziario non sono però ancora stati decise: «Valuteremo la situazione mano a mano che ci saranno nuovi sviluppi - spiega l'avvocato - solo quando il quadro sarà più chiaro valuteremo la migliore strategia da intraprendere». All'uscita del carcere, quando finalmente riuscì a tornare a casa, Cadamuro rifiutò l'etichetta di «Re della coca», di spacciatore dei vip, trattato come un «delinquente di alto rango» e come tale portato in cella: «E tutto - disse in quei giorni - perché alcune persone hanno affermato questa cosa senza veri riscontri oggettivi». Ammise però «di aver sbagliato» e si scusò con la sua famiglia augurandosi che tutta la faccenda si potesse concludere in fretta e per il meglio.

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