Casa vuota: «La mia sfida ai ladri»

Lunedì 22 Dicembre 2014
«Ormai possono entrarmi in casa, ma perdono solo tempo. I nostri risparmi non sono più nei cassetti e tanto meno gli oggetti di valore. Ho portato via tutto». Parole di Oliviero Furlanetto, 60 anni, tecnico della Telecom, che vive a Roncade in via Tommaseo. Nelle ultime due settimane la sua casa è stata visitata ben due volte dai ladri. E ogni volta la stessa scena: tutto a soqquadro. Ma l'uomo, che già una decina di anni fa subì un furto di oggetti di notevole valore affettivo, ha deciso che in casa non terrà più nulla e adesso sfida i ladri: «Volete derubarmi? Venite pure, forza». Così, se nel primo colpo i banditi qualcosa erano riusciti ad arraffare, nel secondo hanno solo danneggiato le serrature e un paio di mobili a caccia del "tesoretto" che non c'è. Danni sì, ma poche soddisfazioni per i malviventi. Via Tommaseo, peraltro, è una zona particolarmente bersagliata dai ladri così come alcune vie confinanti. Di recente, nell'abitazione di un noto specialista, degli sconosciuti sono stati sorpresi sul tetto. Una donna li ha visti e ha fatto scattare l'allarme costringendoli alla fuga. Quello di Furlanetto dunque non è un caso limite: è uno dei tanti ed è forse questo che fa più impressione. Non si è mai al sicuro, neppure dopo aver subìto un furto. Il rischio che accada di nuovo e a stretto giro di posta, è molto elevato. Per questo il tecnico ha fatto armi e bagagli, trasferendo tutti gli oggetti di valore o comunque appetibili ai ladri in un altro posto, evidentemente più sicuro. In molti a Roncade si chiedono se la banda che sta imperversando nella zona, e che nei giorni scorsi è entrata nelle abitazioni di via Trento Trieste a San Cipriano e in piazza Europa a Musestre, sia sempre la stessa. O se siano bande scollegate che operano una all'insaputa dell'altra. Adesso c'è anche il timore che, con le festività natalizie, i furti subiscano un'impennata: molte famiglie vanno in vacanza per qualche giorno e lasciare la casa sguarnita è diventato un incubo. «Ci vorrebbero più telecamere sul territorio -dicono- Potrebbero servire da deterrente». Ma il problema è così diffuso che, da sole, non basterebbero.

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