Adescava i ragazzini: una vittima vive in città

Giovedì 17 Aprile 2014
TREVISO - (az) Scappava da Treviso per raggiungere Casalborsetti, sul litorale romagnolo, in provincia di Ravenna. Via dalla famiglia per arrivare alla canonica di Don Giovanni Desio, il parroco 52enne di origini milanesi finito in carcere con l'accusa di aver adescato con atti sessuali minori tra i 14 e i 15 anni. Il protagonista delle fughe è un minore che, con la madre, aveva trovato alloggio a Treviso dopo aver vissuto per un breve periodo nel comune dove Don Desio è parroco da 13 anni. Il sacerdote, secondo gli investigatori, sarebbe entrato in contatto anche con l'adolescente residente nella Marca che è stato sentito nei giorni scorsi dagli inquirenti. Il ragazzino sarebbe addirittura scappato da Treviso per tornare da don Desio che aveva anche cercato di ottenerne l'affido. Per questo motivo gli inquirenti hanno eseguito anche accertamenti in provincia di Treviso e di Bergamo. La squadra mobile di Ravenna sta in queste ore allargando gli orizzonti dell'indagine: il parroco è infatti appassionato di cinema e ha spesso partecipato a grandi festival in Italia e all'estero circostanze che implicano quindi di verificare ogni possibile "amicizia" tra il parroco e qualche minorenne con la dovuta attenzione. Ieri intanto gli investigatori, assieme al pubblico ministero, sono tornati nella canonica dotata di Playstation e abbonamento a Sky necessari secondo gli inquirenti per avvicinare i ragazzini che venivano anche contattati con sms e via Facebook. Proprio usando uno dei loro profili Facebook per attaccare i giornalisti, che avevano scritto dell'incidente stradale in cui ha distrutto un Bmw da 35mila euro mentre guidava alticcio, il parroco avrebbe rimediato un'altra denuncia con l'accusa di sostituzione di persona.