«Questa è una sfida e mi piace»

Martedì 4 Agosto 2015
Prefetto Lega, sono previsti nuovi arrivi di profughi?
«Siamo ad agosto e il Mediterraneo è un mare meraviglioso. È quindi nella realtà delle cose che in questo periodo i flussi migratori tocchino il loro picco. Tutti dovranno fare la loro parte e anche a questa regione toccherà la propria quota. È stata mia cura rappresentare le esigenze di questo territorio ma ci sono criteri oggettivi da rispettare. Gestiremo la situazione senza spaventarci».
Ricomincerà la stagione delle polemiche.
«Non sono venuta qui per fare polemiche ma per lavorare. Il mio obiettivo è quello di fare rete con gli amministratori locali. Il filo rosso con il Ministero e con tutte le istituzioni sarà presente e costante. Noi dobbiamo trovare soluzioni concrete e condivise che possano dare accoglienza alle persone che siamo chiamati a ricevere e rispettare le esigenze del territorio».
Dovrà studiare tutto quello che è avvenuto in quest'ultimo periodo.
«Come può immaginare conosco già la situazione. Ma adesso stiamo studiando le soluzioni per il futuro. Non ci sono bacchette magiche: occorre costruire percorsi in maniera intelligente. Sono convinta che con un buon coordinamento si possano trovare soluzioni che non si trasformino in ferite per i territori».
Ci saranno sindaci che diranno "no" a prescindere.
«L'unica cosa da fare è mettersi attorno a un tavolo, guardarsi negli occhi e dire: abbiamo delle esigenze, dobbiamo raggiungere obiettivi concreti e dobbiamo farlo in maniera condivisa. Io qualche idea in testa ce l'ho».
Molti sindaci però si rifiutano anche di sedersi al tavolo della discussione.
«Vorrà dire che sarò io ad andare da chi non vuole venire. Ma una cosa è certa: le soluzioni vanno trovate. I contribuenti ci pagano per risolvere i problemi».
Pensa anche a utilizzare i migranti per lavori socialmente utili?
«Avere la voglia di trovare soluzioni significa sviscerare le ipotesi magari mai effettivamente sperimentate. E scopriremo che alcune soluzioni potrebbero essere gradite anche a quei territori fino a oggi poco convinti. Poi si farà quello che si deve fare».
Andrà a visitare l'ex caserma Serena?
«Andrò a vedere quella struttura come tutte le altre. Non sappiamo quale sarà il destino dell'ex caserma. Dobbiamo concentrarci sulla gestione del problema in provincia».
Lei è pronta a mediare e discutere ma l'ultima parola spetterà sempre al prefetto?
«L'ha detto lei».
Tema sicurezza: ha già un'idea di quali siano le criticità da affrontare per prime?
«L'obiettivo è garantire la serenità dei cittadini. Ho fatto un primo giro d'orizzonte e la situazione mi pare relativamente tranquilla. Ovviamente nessun episodio va sottovalutato. Ce ne sono stati alcuni, forse non particolarmente gravi, ma che vanno approfonditi per capire cosa c'è dietro. Potenzieremo i controlli».
I sindaci le chiederanno di manifestare a Roma l'esigenza di allentare il patto di stabilità.
«La funzione del Prefetto è quella di rappresentare al governo le esigenze, le difficoltà e le proposte del territorio. Stavo già lavorando su questi argomenti con i miei colleghi a Roma».
Una curiosità: il suo predecessore ha avuto qualche problema con il cane al ristorante. Lei ha un cagnolino?
«Sì ma non lo porto di certo qui».
E sorride.(((caliap)))

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci