«Orari ridotti»: Ca' Sugana si scontra col no degli uffici

Mercoledì 17 Dicembre 2014
TREVISO - (P. Cal.) È polemica a Cà Sugana sulla proposta di ridurre gli orari di apertura di sale giochi e, soprattutto, di limitare le slot nei locali pubblici. Maggioranza e opposizione sarebbero concordi nel porre dei paletti, prendendo a esempio quanto già deciso in comuni del calibro di Milano e Padova, ma non solo. Ma c'è da superare il parere negativo degli uffici. La discussione è nata da una proposta di delibera avanzata dai consiglieri leghisti Riccardo Barbisan e Mario Conte che, di fatto, chiedono di ridurre l'orario di utilizzo delle slot, e di tutte le macchinette che prevedono giochi con denaro, in due fasce: dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22. Orari che dovrebbero valere per tutti gli esercizi. E quando non sono in funzione, si chiede vengano spente. Ai trasgressori multe da 50 a 500 euro. Una misura ritenuta necessaria per porre un freno ai gravi problemi legati alle ludopatie, fenomeno che preoccupa da tempo l'Usl 9. La proposta deve superare alcuni scogli particolarmente ripidi. Il primo è rappresentato da una lettera firmata dai dirigenti di Attività Produttive e Polizia Locale che la ritengono non attuabile per via della normativa in corso. E non solo. Una delibera simile, adottata da Padova, ha visto l'immediato ricorso al Tar di alcuni esercenti e associazioni di categoria. La sentenza del Tar è imminente ed è molto attesa Cà Sugana perché orientare le scelte future.

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