Un gesto che rompe il silenzio il peggior nemico delle donne

Mercoledì 26 Novembre 2014
I locali del palazzo municipale e della biblioteca comunale hanno riservato diversi posti occupati in ricordo di tutte le vittime affinchè la quotidianità non le sommerga. «L'intento, attraverso un gesto simbolico, è di andare a rompere il silenzio - ha considerato l'assessore alle pari opportunità Marialaura Tessarin - il maggior nemico per le donne che subiscono violenza. Non bisogna perdonare chi fa violenza e non bisogna colpevolizzarsi. Abbiamo voluto andare ad incidere sulla mentalità e sulla cultura». Durante la mattina al cinema Eden si è tenuto l'incontro per gli studenti dell'istituto Colombo «Stalking. I diritti violati». Dopo la proiezione del film «La storia di Casey» è stato il momento di un approfondimento e della discussione sulla problematica con Patrizia Russo, psicologa dell'unità operativa del consultorio familiare dell'Ulss 19 di Adria, l'avvocato Fulvia Fois e il tenente colonnello dei carabinieri Andrea Firrincieli. Nel pomeriggio è stato invece il gruppo delle Donne Democratiche a lanciare un segnale contro la violenza sulle donne direttamente da piazza della Repubblica. Sulla gradinata del municipio con le scarpe rosse e i bigliettini con i nomi delle 129 donne uccise nel 2013 è stato steso un lenzuolo bianco con la scritta rossa «no alla violenza contro le donne».
Elisa Cacciatori

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