Un Comitato per la sicurezza di chi lavora in corsia

Venerdì 31 Ottobre 2014
(I.Bas.) I recenti decessi di due ospiti degli Istituti Polesani, dovuti probabilmente a una colluttazione con un terzo paziente dal temperamento aggressivo, ha sollevato la problematica della scarsa sicurezza all'interno della struttura che coinvolgerebbe, però, anche la stessa integrità fisica degli operatori di turno.
Così, dopo la nascita del Comitato a tutela dei familiari dei degenti, sorto in seguito alle presunte vicende di maltrattamento del giugno scorso, sembra esserci oggi la volontà di dar vita ad un Comitato spontaneo in difesa degli operatori sociosanitari. Da oltre un anno quattro dipendenti ricoverati d'urgenza al pronto soccorso per lesioni importanti causate da atti violenti degli ospiti. Non ultimo il caso, avvenuto il dicembre scorso, dell'operatrice aggredita e colpita alla testa con un oggetto contundente da un disabile psichico. La donna aveva riportato profonde ferite.
Ma il Comitato avrebbe anche la funzione di salvaguardare l'immagine degli oss che operano negli Istituti, spesso additati dall'opinione pubblica. «In cantiere c'è un progetto per fondare questo comitato a difesa dei dipendenti - spiega uno degli organizzatori -, ma per ora nulla di concreto. Non vuol essere un gruppo politico, né si vuol andare contro qualcuno. Vogliamo soltanto agire a difesa di tutti i lavoratori degli Istituti, che non sono killer, né operano in una clinica lager. Riteniamo che certe definizioni siano offensive. Occorre usare prudenza e maggior sensibilità».
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