ll Comune di Adria mantiene le sue previsioni sul fronte della tutela dei minori. Palazzo Tassoni, con determina del dirigente Serenella Barbon, impegnerà nel corso del 2015 oltre 117mila euro, 117.519,67 per la precisione, per interventi a tutela dei minori. Il dato, molto significativo, è la punta dell'iceberg di un fenonemo spesso sommerso o sottaciuto, Dal 1998 ad oggi, anche ad Adria, il numero degli interventi complessivi, in materia, infatti, è in costante aumento per effetto soprattutto dell'esponenziale incremento degli inserimenti di minori stranieri, mentre il numero di italiani è rimasto sostanzialmente stabile nell'ultimo decennio.
Secondo i dati regionali, ogni anno, solo nel Veneto sono più di 700 i minori coinvolti per la prima volta nel sistema di accoglienza ed è molto probabile che nei prossimi anni il bisogno sia destinato ad aumentare anche a causa della crisi economica che incide ancora più gravemente sulle famiglie multiproblematiche che diventano, in queste situazioni, ancora più vulnerabili.
Era stato mesi fa l'assessore alle Politiche sociali, Patrizia Osti, a rendere edotti i suoi colleghi dell'esecutivo del problema che riveste un carattere soprattutto sociale. Dal 2009, si ricorda, il Comune di Adria ha provveduto a delegare, all'Ulss 19 la gestione delle funzioni tecniche ed economiche relative agli interventi a favore dei minori in situazione di disagio ed ha affidato all'azienda sociosanitaria adriese l'inserimento degli stessi presso famiglie e strutture tutelari.
«Gli interventi economici per la tutela dei minori oggi sono gestiti direttamente dall'Ulss 19 - ha fatto presente Osti agli altri assessori ed al sindaco -. Nell'apposito capitolo di spesa noi abbiamo impegnato una cifra complessiva di 117.519,67, quale quota preventivata a carico del Comune di Adria per l'anno 2015 per i minori, qui residenti, collocati in affido familiare o inseriti in strutture residenziali in base alle comunicazioni pervenute dal Consultorio familiare dell'UIss 19 e relative agli interventi urgenti di collocamento in ambienti protetti di minori qui residenti, già in carico ai servizi».
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Secondo i dati regionali, ogni anno, solo nel Veneto sono più di 700 i minori coinvolti per la prima volta nel sistema di accoglienza ed è molto probabile che nei prossimi anni il bisogno sia destinato ad aumentare anche a causa della crisi economica che incide ancora più gravemente sulle famiglie multiproblematiche che diventano, in queste situazioni, ancora più vulnerabili.
Era stato mesi fa l'assessore alle Politiche sociali, Patrizia Osti, a rendere edotti i suoi colleghi dell'esecutivo del problema che riveste un carattere soprattutto sociale. Dal 2009, si ricorda, il Comune di Adria ha provveduto a delegare, all'Ulss 19 la gestione delle funzioni tecniche ed economiche relative agli interventi a favore dei minori in situazione di disagio ed ha affidato all'azienda sociosanitaria adriese l'inserimento degli stessi presso famiglie e strutture tutelari.
«Gli interventi economici per la tutela dei minori oggi sono gestiti direttamente dall'Ulss 19 - ha fatto presente Osti agli altri assessori ed al sindaco -. Nell'apposito capitolo di spesa noi abbiamo impegnato una cifra complessiva di 117.519,67, quale quota preventivata a carico del Comune di Adria per l'anno 2015 per i minori, qui residenti, collocati in affido familiare o inseriti in strutture residenziali in base alle comunicazioni pervenute dal Consultorio familiare dell'UIss 19 e relative agli interventi urgenti di collocamento in ambienti protetti di minori qui residenti, già in carico ai servizi».
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