Prima donna presidente, oggi consigliere federale Ha riportato i rossoblù ai play-off dopo 11 stagioni

Mercoledì 4 Marzo 2015
Susanna Vecchi, 46 anni rodigina, è la donna più "potente" del rugby italiano. Almeno dal punto di vista politico-sportivo. Dal 15 settembre 2012 siede in consiglio federale, il parlamento ovale, come consigliere in quota al presidente della Fir Alfredo Gavazzi. È l'unica donna. Ha ricevuto le deleghe per il campionato d'Eccellenza e il settore femminile.
La sua carriera da dirigente nella Rugby Rovigo è iniziata il 14 febbraio 2008. Quando è stata eletta con altri quattro componenti nel consiglio d'amministrazione della cooperativa che ha preso in gestione la società rossoblù. Il primo incarico è stato di vice presidente. Il 5 luglio è subentrata al numero uno Alessandro Sigolo, dimissionario, diventando la prima donna presidente di un club italiano della massima serie. Un bel regalo per il suo 40° compleanno, caduto pochi giorni prima. Il coronamento di un sogno per lei, cresciuta a "pane e rugby", figlia di una gloria come Franco Vecchi, campione d'Italia e poi allenatore rossoblù. Nel 2009 il Ciar (Club italiano amatori rugby) l'ha premiata come dirigente dell'anno.
Nelle tre stagioni agonistiche della coop i Bersaglieri sono tornati protagonisti dopo anni poco brillanti. Nel 2007/08 con Massimo Brunello in panchina il Rovigo è giunto 5°, beffato dal Petrarca nella corsa alle semifinali play-off. Conquistate con il 4°posto del 2008/09, dopo un'attesa di undici anni. Nel 2009/10, con Umberto Casellato allenatore, è andata ancora meglio perchè è stato centrato il 2° posto. In entrambi i casi i rossoblù sono stati poi eliminati in semifinale dal Viadana.
I successi sportivi avevano però fragili basi economiche. Perciò quell'estate la cooperativa è stata sostituita dall'attuale società di capitali e il 21 giugno 2010 la Vecchi ha lasciato la scrivania di presidente a Renzo Bullo. Terminando la sua parabola sportiva rossoblù.
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