Pensione decurtata, Ministero condannato

Mercoledì 27 Maggio 2015
Anche a Rovigo un poliziotto ricorre e vince la sua battaglia. Accade che un ispettore capo in servizio alla Questura di Rovigo, congedato il 02 ottobre 2006, ricorre alla Corte dei Conti per un diritto negato relativo allo scatto paga aggiuntivo dell'1,25% sulla pensione. L'amministrazione della Pubblica Sicurezza nega il diritto all'ispettore adducendo come motivazione che al momento del riconoscimento della causa di servizio non era più in servizio.
L'ispettore impugna il rifiuto del Ministero dell'Interno affermando nel ricorso che la domanda era stata presentata nel settembre 2001, epoca in cui era in servizio effettivo alla Questura di Rovigo e pertanto, stante la regolarita dei termini di presentazione della domanda, la Questura avrebbe dovuto procedere d'ufficio alla rideterminazione del calcolo della sua pensione. Il giudice unico delle pensioni Giovanni Comite della Corte dei Conti condanna il Ministero dell'Interno al pagamento degli arretrati dal 2 ottobre 2006 con la riliquidazione del tfr, nonche di tutti gli interessi legali maturati. Lo stesso giudice nella sentenza dichiara che tale diritto doveva essere applicato d'ufficio dall'amministrazione di appartenenza del dipendente.
C'è la possibilita purtroppo che questo errore nel calcolo sia stato commesso in danno di qualche altro malcapitato poliziotto e il Siap si augura di non dover più intervenire per vedere sanate queste situazioni, deprecabili per l'immagine dell'Amministrazione.

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci