Nel nuovo carcere mancano gli agenti

Mercoledì 1 Luglio 2015
Entro l'anno entrerà in funzione il nuovo carcere di Rovigo. La struttura è ultimata e mancano solo gli arredi. Non si sa ancora però quali saranno le reali prospettive. Molto probabilmente il penitenziario, almeno all'inizio, non verrà sfruttato appieno, ma accoglierà semplicemente i detenuti del vecchio carcere di via Verdi. A far luce sulla situazione è Giampietro Pegoraro, coordinatore regionale Cgil penitenziari, che spiega anche le difficoltà della polizia penitenziaria a Rovigo, sempre sotto organico e costretta a lavorare «in turni anche di 12-15 ore».
Il coordinatore regionale della Funzione pubblica della Camera del lavoro evidenzia: «La nuova struttura potrebbe contenere 250 detenuti e serviranno, dunque, 170-180 agenti. Il problema è che non è possibile bandire un concorso e l'unico modo di rimpolpare le fila della polizia penitenziaria è quello di assumere ex appartenenti all'esercito. In luglio si concluderà l'ultimo corso per gli agenti, ma sicuramente verranno inviati prima in altre strutture. Finchè non ci sarà il trasferimento nel nuovo carcere di Rovigo difficilmente verranno assegnati nuovi poliziotti in via Verdi». Una situazione che desta particolare preoccupazione nel sindacalista visto che «siamo sempre sotto organico. Su 65 agenti ne sono operativi una ventina, il che vuol dire turni massacranti che possono portare anche a situazioni di pericolo, come avvenuto la settimana scorsa quando un detenuto ha aggredito e ferito tre guardie». Per questo motivo Pegoraro ha chiesto «un incontro al provveditore, per analizzare la situazione e stimolare anche il pagamento delle 323 ore di straordinario arretrate». Il vecchio carcere può contenere al massimo 108 persone. A ieri il numero di detenuti era di 61, di cui 47 a regime chiuso, 10 a regime aperto e il resto in procinto di uscire. Quello nuovo, che si scorge dalla Tangenziale Est, ne potrà contenere 250. Il sindaco Massimo Bergamin si dice preoccupato per la situazione: «So che per far funzionare la struttura bisognerà incrementare l'organico della polizia almeno di sessanta unità. Spero che il Ministero non ci abbandoni, trasformando il nuovo carcere in una cattedrale nel deserto. Sessanta dipendenti vogliono dire 60 nuove famiglie in città. Una cosa che può solo che far del bene a Rovigo».
Dopo l'interruzione a causa delle difficoltà dell'impresa edile appaltatrice, la veneziana Sacaim, dal 2013 il cantiere è avanzato a velocità sostenuta. La nuova casa circondariale occupa un'area di nove ettari e mezzo separata dal resto da un muro di sette metri e mezzo. La realizzazione del primo stralcio, iniziato nell'estate 2007, avrebbe dovuto portare nel 2013 a inaugurare il nuovo penitenziario, suddiviso in sei bracci. L'edificio, alto quattro piani, oltre alle celle, collocate dal secondo al quarto livello, ospiterà al pianterreno spazi operativi oltre a uno di preghiera, una sala polivalente, una palestra e l'infermeria. A fianco venti alloggi di servizio riservati agli agenti.
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