La Regione boccia i 34 sindaci e così Bergamin esulta

Lunedì 14 Dicembre 2015
(m.luc.) La Regione boccia la proposta di statuto del Consiglio di bacino rifiuti presentata da 34 sindaci polesani. Il documento era identico a quello voluto dal sindaco di Rovigo, Massimo Bergamin, con l'aggiunta del controllo analogo e di altre forme di controllo, da parte dell'assemblea dei sindaci, sul Consiglio stesso. A Venezia, però, non hanno voluto sentire ragioni. Il primo cittadino del capoluogo a questo punto canta vittoria. «Questa risposta dimostra come il Comune di Rovigo, ente coordinatore e capofila che già da tempo aveva inviato la corretta bozza di convenzione, abbia sempre agito nel solco della legalità e delle regole rispettando il dettato regionale e agendo per il bene comune, non certo per meri e strumentali interessi personali. L'auspicio è che ora di fronte alla evidenza della lettera della Regione, tutti i Comuni siglino la corretta convenzione diramata dal Comune in modo che possa risolversi quanto prima l'intera questione rifiuti».
Il documento era firmato dai rappresentanti dei comuni di Ceregnano, Polesella, Frassinelle, Ariano, Papozze, San Martino di Venezze, Porto Viro, Pontecchio, Occhiobello, Pincara, Villadose, Guarda Veneta, Bergantino, Villamarzana, Taglio di Po, Lusia, Costa, Bosaro, Bagnolo, Porto Tolle, Loreo, Castelmassa, Castelnovo Bariano, Canda, Melara, Salara, Castelguglielmo, Pettorazza Grimani, Corbola, Ceneselli, Rosolina, Giacciano con Baruchella, Lendinara e Fratta.
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