La promessa di Renzi: «La ricerca va frenata»

Giovedì 2 Aprile 2015
A distanza di pochi giorni il parlamentare Pd, Diego Crivellari, incassa dal capo dell'Ufficio legislativo del ministero dello Sviluppo economico una nota sull'attuazione dell'ordine del giorno presentato in sede di conversione del decreto “Sblocca Italia”.
«La nota è stata trasmessa anche alle commissioni parlamentari competenti in materia – ha precisato Crivellari -. Vi si legge che il governo nazionale mantiene l'impegno previsto di limitare anche le attività di ricerca tenendo conto della specificità del territorio dell'Alto Adriatico con particolare riferimento alla costa polesana e quella veneziana, al Delta del Po e all'entroterra padovano e veneziano". I dubbi, le domande, le perplessità sorte durante la manifestazione contro le trivelle ricevono oggi una prima risposta che va nella direzione della tutela e della salvaguardia del nostro territorio. Attualmente, si legge ancora nella nota, non sono comunque in corso attività in tali aree, chiarendo che rimangono pur sempre le competenze regionali in materia di rilascio dei titoli necessari per questo tipo di attività. E ancora, pur lasciando allo Stato una funzione amministrativa nella materia ambientale, esistono competenze regionali che prevedono per di più una modalità concertativa forte tra Governo centrale e amministrazione regionale. Inoltre -prosegue ilparlamentare - il ministero conferma l'impegno al monitoraggio delle attività nelle zone di rischio sismico, vulcanico e di subsidenza. A novembre 2014 con la pubblicazione delle linee guida sul monitoraggio, è iniziata la sperimentazione su alcuni casi pilota in Italia. Monitoraggio, divieti e individuazione di aree particolari avvengono dunque sempre previa un'intesa con il presidente della Regione, in seno a una Conferenza unificata. Dopo la mobilitazione di sabato, che ha visto cittadini ed istituzioni sfilare per le strade di Adria - chiude Crivellari - è stato chiaro che il territorio intende allontanare il pericolo delle prospezioni e delle trivellazioni. L'ordine del giorno ha invece sollecitato il ministero ad attivare percorsi di analisi, valutazione e monitoraggio che non possono prescindere dalle volontà e dal dialogo con la Regione e il territorio».
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