Il digitale può attendere

Domenica 19 Aprile 2015
Complicare prima, per semplificare poi. Le intenzioni che accompagnano l'introduzione del 730 elettronico sono sicuramente buone, ma anche a Rovigo la novità, divenuta esecutiva dal 15 aprile, è stata accolta con un certo scetticismo. La riforma consente a dipendenti e pensionati di consultare e integrare autonomamente, accedendo al sito internet dell'Agenzia delle Entrate, il documento che attesta la propria posizione contributiva. Il cosiddetto "cassetto fiscale". Il problema è che molti lo cercano ancora nel comodino accanto al letto. E purtroppo non è una battuta.
«La gente, soprattutto di una certa età, è ancora convinta che il 730 precompilato arrivi a casa per posta, ignorando che invece l'intera procedura è online - spiega Sandra Rodella, amministratore delegato del Caaf Cgil di Rovigo - Molti non hanno nemmeno fatto richiesta del Pin necessario per accedere al sistema. Sicuramente qualcuno proverà a fare tutto da solo, ma difficilmente si arriverà al 30-40% dei contribuenti ipotizzato dall'Agenzia delle Entrate. L'impressione è che l'iter della riforma sia stato troppo rapido, con la conseguenza che tanti non sono ancora preparati».
E allora che fare? Semplice. Attraverso una delega, si scarica la patata bollente al centro di assistenza fiscale o al commercialista. In pratica come si è sempre fatto gli anni scorsi. Anche perché il modulo precompilato reperibile online è tutt'altro che completo e va integrato con i dati relativi a tutte quelle detrazioni non comprese nella legge 175 del novembre scorso che ha introdotto l'intera riforma. Spese sanitarie in primis.
«Il sistema sarebbe davvero utile se i 730 fossero interamente precompilati dallo Stato, senza alcun onere per il contribuente. Ma le informazioni reperibili in automatico su ogni singola persona non sono al momento complete - sottolinea Michele Ghirardini, presidente dell'Ordine dei commercialisti della provincia di Rovigo - Non ci si può comunque sottrarre al flusso che va verso una semplificazione generale, anche se in questo primo anno sperimentale la procedura può apparire più complicata di prima».
«Ogni giorno qualcuno di chiede informazioni. In genere un pensionato non si pone nemmeno il problema di accedere al sito dell'Agenzia delle Entrate. Credo, perciò, che in molti si affideranno totalmente a noi. Non a caso abbiamo già raccolto appuntamenti fino a fine maggio (termine ultimo per la dichiarazione dei redditi il 7 luglio, ndr) - aggiunge Valeria Turcato del Caf Acli - Attraverso la delega completeremo il loro 730 utilizzando il nostro Pin. In questo modo a interfacciarsi con lo Stato sarà il solo Caf e non il contribuente».
Capitolo costi. Chiedere l'assistenza completa di un professionista attraverso la delega non dovrebbe comportare esborsi superiori a quelli delle scorse campagne fiscali. Per chi, invece, richiederà l'aiuto del Caf solo per la verifica o l'integrazione di un 730 precompilato le tariffe varieranno dai 10 ai 20 euro.
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