I tre predoni restano in carcere

Sabato 20 Dicembre 2014
Dopo la convalida dell'arresto il giudice del tribunale di Venezia ha disposto la custodia cautelare in carcere. Questa la decisione presa a carico dei tre giovani serbi arrestati dalla squadra mobile di Rovigo, guidata dal vicequestore aggiunto Bruno Zito, e dai colleghi di Padova, con l'accusa di essere gli autori del maxi furto di maglieria e intimo messo a segno nella notte tra domenica e lunedì al noto negozio "Tentazioni" di via Bedendo.
Avevano preso oltre duemila capi di abbigliamento, per un valore di circa 90mila euro. I tre sono stati arrestati in un camping di Marghera. Secondo le indagini di lì a poco se ne sarebbero andati. Forse addirittura il giorno dopo.
Nel corso del blitz è stata recuperata anche tutta la refurtiva che risultava asportata a Rovigo. Tutta restituita immediatamente alla titolare del negozio, ovviamente soddisfatta dell'esito dell'indagine lampo degli investigatori.
Ora le indagini comunque proseguono, anche per fare luce su altri episodi simili nel Padovano e nel Trevigiano, dove risultano presi di mira due negozi di griffe. Probabile che il materiale rubato venisse portato all'estero, in boutique poco distanti dal confine con l'Italia, in zone di un certo richiamo turistico. A un prezzo estremamente concorrenziale.
All'arresto ha fatto seguito l'udienza di convalida a Venezia, che ha visto il giudice riconoscere la bontà dell'operato della squadra mobile e disporre la custodia cautelare in carcere per i tre stranieri.

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