Il centro di Porto Viro bloccato per far posto alla manifestazione pacifica dei richiedenti asilo politico.
Con striscioni e manifesti alla mano realizzati per lo più con mezzi di fortuna, un nutrito gruppo dei rifugiati ospitati all'hotel Delta Park è sceso in strada per chiedere a gran voce la convocazione della commissione per il diritto di asilo. I giovani hanno deciso la sera prima di trovarsi a protestare per far conoscere anche alla popolazione il disagio per la lunga attesa che tutt'ora li divide dalla convocazione al Tribunale di Gorizia, un passaggio necessario per la valutazione dell'istanza di rifugiato che permetterà loro di ottenere un permesso di soggiorno e poter circolare liberamente nella Comunità Europea. Il fatto è accaduto alle nove del mattino, momento in cui le strade del centro sono particolarmente trafficate. Una trentina i giovani africani domiciliati all'hotel di via Zara che si sono radunati all'intersezione tra Corso Risorgimento, via Zara e via Cesare Battisti, poco lontano dal loro domicilio, bloccando il traffico stradale per oltre un'ora. Diverse pattuglie della polizia, dei carabinieri e della polizia locale hanno presidiato l'area interessata dalla protesta pacifica in cui i profughi hanno fatto valere i propri diritti. «Chiediamo che venga fissata la data per la commissione per il diritto di asilo - hanno spiegato alcuni dei presenti - Siamo qui da un anno e aspettiamo ancora la data della commissione che viene rimandata di continuo». La notizia dell'inusuale episodio si è presto diffusa tra i portoviresi che si sono radunati incuriositi dalle strade chiuse e dal traffico deviato nella zona della protesta. Sul posto sono giunti anche i commercianti delle diverse realtà imprenditoriali che si affacciano sulle vie interessate dalla manifestazione, indispettiti dal fatto che l'inattesa chiusura al traffico ha danneggiato la loro attività impedendo ai clienti di accedere ai negozi e ai bar dell'area. La protesta ha comunque avuto i suoi frutti e i manifestanti hanno raggiunto un obiettivo. Una delegazione di cinque immigrati ha infatti potuto recarsi già nella mattinata di ieri alla prefettura di Rovigo.
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Con striscioni e manifesti alla mano realizzati per lo più con mezzi di fortuna, un nutrito gruppo dei rifugiati ospitati all'hotel Delta Park è sceso in strada per chiedere a gran voce la convocazione della commissione per il diritto di asilo. I giovani hanno deciso la sera prima di trovarsi a protestare per far conoscere anche alla popolazione il disagio per la lunga attesa che tutt'ora li divide dalla convocazione al Tribunale di Gorizia, un passaggio necessario per la valutazione dell'istanza di rifugiato che permetterà loro di ottenere un permesso di soggiorno e poter circolare liberamente nella Comunità Europea. Il fatto è accaduto alle nove del mattino, momento in cui le strade del centro sono particolarmente trafficate. Una trentina i giovani africani domiciliati all'hotel di via Zara che si sono radunati all'intersezione tra Corso Risorgimento, via Zara e via Cesare Battisti, poco lontano dal loro domicilio, bloccando il traffico stradale per oltre un'ora. Diverse pattuglie della polizia, dei carabinieri e della polizia locale hanno presidiato l'area interessata dalla protesta pacifica in cui i profughi hanno fatto valere i propri diritti. «Chiediamo che venga fissata la data per la commissione per il diritto di asilo - hanno spiegato alcuni dei presenti - Siamo qui da un anno e aspettiamo ancora la data della commissione che viene rimandata di continuo». La notizia dell'inusuale episodio si è presto diffusa tra i portoviresi che si sono radunati incuriositi dalle strade chiuse e dal traffico deviato nella zona della protesta. Sul posto sono giunti anche i commercianti delle diverse realtà imprenditoriali che si affacciano sulle vie interessate dalla manifestazione, indispettiti dal fatto che l'inattesa chiusura al traffico ha danneggiato la loro attività impedendo ai clienti di accedere ai negozi e ai bar dell'area. La protesta ha comunque avuto i suoi frutti e i manifestanti hanno raggiunto un obiettivo. Una delegazione di cinque immigrati ha infatti potuto recarsi già nella mattinata di ieri alla prefettura di Rovigo.
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